Cos’è?
Il bonus bebè è un’agevolazione che prevede l’erogazione da parte dell’Inps di un contributo economico, in rate mensili, per aiutare la famiglia nelle spese per ogni nuovo nato, adottato o affidato, in base al reddito ISEE della famiglia richiedente.
A quanto ammonta?
L’importo previsto è di 80 euro nel caso in cui l’ISEE della famiglia richiedente sia compreso tra i 7.000 e i 25.000 euro; di 160 euro nel caso di ISEE sia inferiore a 7.000.
Il D.Lgs. 119/2018, proprio per l’erogazione del Bonus Bebè, ha previsto un aumento del 20% dell’importo dell’assegno nel caso in cui si tratti di un figlio successivo al primo (nato o adottato) nel per cui l’importo passa da 80 a 96 euro (per ISEE fino a 25.000 euro) e da 160 a 192 (per ISEE inferiori ai 7.000)
Come si richiede?
Un genitore, anche se affidatario, è tenuto a presentare la domanda di assegno di natalità entro 90 giorni dalla nascita del bambino (o dal suo ingresso in famiglia, in caso di adozione) in via telematica, una sola volta per ciascun figlio.
Tra i requisiti necessari per la buona riuscita dell’avvio della pratica, un genitore deve:
- essere residente in Italia;
- convivere con il minore;
- avere cittadinanza italiana o comunitaria.
Lo stesso genitore è tenuto a presentare una dichiarazione sostitutiva unica (DSU) che deve essere rinnovata annualmente per la spettanza del beneficio.
Il contributo può essere richiesto fino al compimento del primo anno di età del bambino, oppure entro un anno dell’ingresso nel nucleo familiare dello stesso in caso d’adozione. Inoltre, il riconoscimento prevede il rispetto della clausola di convivenza tra i soggetti, mentre non vengono considerati idonei all'agevolazione i minori in status di affidamento preadottivo e quelli in affidamento temporaneo.