Se in passato il termine di prescrizione era triennale, adesso, alla luce dei nuovi doveri di trasparenza verso il cliente, la legge ne sancisce il prolungamento ordinario a 10 anni: vediamo come e in quali casi.
In termini generali, ogni diritto si estingue per prescrizione quando il titolare non lo esercita per un determinato periodo di tempo: ciò significa che se un creditore per oltre dieci anni non agisce contro il debitore il suo diritto di credito si estinguerà.
Tuttavia, il termine di prescrizione non varia al variare della tipologia di debito: per quanto concerne i debiti derivanti dalle prestazioni dei professionisti, ad esempio, l’art 2956 CC prevede un termine di tre anni per richiedere al cliente il pagamento del proprio compenso. Si tratta di quella che viene chiamata prescrizione presuntiva, che opera però solo per i contratti conclusi senza formalità, ossia senza accordo scritto, dove il pagamento di solito avviene in un’unica soluzione, al momento della richiesta del prestatore d’opera.
Da quando decorre il termine?
Il termine triennale di prescrizione dei crediti professionali decorre dall’avvenuto espletamento dell’incarico da parte del professionista.
Quali sono i nuovi obblighi per il professionista?
Occorre al contempo precisare che dal 2017 è previsto per i professionisti l’obbligo del preventivo di spesa da consegnare al cliente in forma scritta o digitale.
Tale obbligo ha anche l’effetto di blindare l’incarico professionale modificando il termine di prescrizione da triennale a decennale a maggior tutela della posizione del professionista che vanta un credito.