Un 2020 dal sapore dolceamaro per il comparto delle locazioni.
Il dolce viene dalla conferma dell’aliquota del 10% per le locazioni a canone concordato, che da temporanea (doveva applicarsi solo fino al 2019, in luogo dell’aliquota base del 15%) diventa a regime e si applica:
- ai canoni derivanti dai contratti di locazione di immobili ad uso abitativo stipulati ai sensi degli articoli 2, comma 3, e 8 della legge 9 dicembre 1998, n. 431 (c.d. locazioni a canone concordato)
- relativi ad abitazioni ubicate nei comuni ad alta densità abitativa.
Si ricorda che l’aliquota della cedolare secca da applicare agli affitti a canone libero è, e rimane, pari al 21%.
L’amaro viene, invece, dalla mancata conferma della cedolare secca per la locazione degli immobili commerciali di categoria catastale C/1 e di estensione inferiore ai 600 mq. Detta agevolazione rimane quindi confinata ai contratti stipulati nell’anno 2019, ma non viene riproposta anche per l’anno 2020.