Il credito d’imposta Mezzogiorno, prorogato sino al 31/12/2022, rappresenta un’ottima opportunità di copertura degli investimenti realizzati da imprese del Sud Italia, sia per l’alta percentuale di credito (al 45% per le piccole imprese), sia per la cumulabilità con il credito d’imposta sui beni strumentali (arrivando al 95% di copertura complessiva in caso di beni 4.0).
I requisiti di base per l’accesso al credito d’imposta sono da sempre i seguenti:
- riconducibilità ad un investimento iniziale (come definito dalla normativa europea)
- strumentalità rispetto alla propria attività
- novità (il credito d’imposta non copre i beni usati)
- classificazione dell’investimento tra gli impianti, tra i macchinari o tra le attrezzature industriali e commerciali.
Dalla lettura della norma parrebbero quindi esclusi gli investimenti in beni immateriali che spesso sono associati all’acquisto di beni tecnologicamente avanzati.
Questa interpretazione è stata però sovvertita da una risposta ad un interpello presentato all’Agenzia delle Entrate che ha confermato l’ammissibilità del software applicativo al credito d’imposta Mezzogiorno.
Richiamando la circolare 38/E/2008 (relativa a credito d’imposta precedente e dalle caratteristiche similari rispetto a quello Mezzogiorno) l’Agenzia ritiene ammissibile l’agevolazione anche per i beni immateriali, definendo i seguenti requisiti:
- il bene immateriale deve essere utilizzato esclusivamente presso la struttura produttiva beneficiaria degli aiuti
- deve trattarsi di bene ammortizzabile
- il bene deve essere acquistato a prezzi di mercato da terzi
- il bene deve figurare nell’attivo dell’impresa
- il bene deve permanere nella struttura produttiva per almeno cinque anni
- il bene deve essere acquisito da una PMI
- in caso di software, lo stesso deve essere commisurato alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa riferibili a “trasferimenti di tecnologica mediante l’acquisto di diritti di brevetto, licenze, know-how o conoscenze tecniche” escludendo quindi i software autoprodotti
Un’apertura dell’Agenzia molto importante e che consentirà una migliore combinazione dei vari crediti d’imposta in particolar modo per quelli relativi al Piano Industria 4.0.