È stato approvato nel mese di agosto il decreto del MASAAF che disciplina i criteri di attuazione del Fondo per l’innovazione in agricoltura, che prevede contributi a fondo perduto per le imprese agricole e ittiche. Vediamo in dettaglio i criteri di accesso previsti dal decreto:
Soggetti beneficiari
L’ammissione ai benefici è prevista per le piccole e medie imprese, singole o associate, ivi comprese le loro cooperative e associazione, che abbiano i seguenti requisiti:
- essere iscritte al registro imprese come impresa agricola, impresa ittica o impresa agromeccanica;
- risultare attive da almeno due anni dalla presentazione della domanda
- avere sede operativa nel territorio nazionale
- non essere in difficoltà
- effettuare investimenti in innovazione tecnologica di importo non inferiore a 70.000 euro (10.000 euro per il settore della pesca) e non superiore a 500.000 euro
- non rientrare tra le imprese che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuati quali illegali o incompatibili dalla Commissione europea.
Agevolazioni concedibili
Il contributo massimo concedibile per le imprese agricole o ittiche è il seguente:
- il 75% per importi fino a 100.000 euro
- il 65% per importi da 100.001 a 200.000 euro
- il 55% per importi da 200.001 a 300.000 euro
- il 45% per importi da 300.001 a 500.000 euro
In ogni caso per le imprese agricole il contributo potrà avere un’intensità massima di aiuto pari al 65% dei costi ammissibili, incrementata all’80% per i giovani agricoltori. Ci spieghiamo meglio con qualche esempio:
- un’impresa agricola che fa un investimento di 90.000 euro calcolerà il primo limite (75%) e poi a questo applicherà la percentuale di intensità massima di aiuto (65%), per un contributo che sarà pari a 43.875 euro;
- un’impresa agricola qualificabile come “giovane”, che fa un investimento di 250.000 euro calcolerà il primo limite (55%) e poi a questo applicherà l’intensità massima di aiuto (80%), per un contributo che sarà pari a 110.000 euro.
Per le imprese ittiche l’intensità massima di aiuto è pari al 50% dei costi ammissibili.
Per le imprese agromeccaniche (e per le imprese agricole che svolgono un’attività agricola che non rientra nell’ambito di applicazione degli artt. 14 e 17 dell’ABER), il contributo massimo concedibile è il seguente:
- il 100% per importi fino a 100.000 euro
- il 90% per importi da 100.001 a 200.000 euro
- l’80% per importi da 200.001 a 300.000 euro
- il 70% per importi da 300.001 a 500.000 euro
Per le imprese agromeccaniche non vi è limitazione di intensità massima di aiuto, ma gli aiuti sono concessi in regime de minimis, quindi con un limite complessivo di aiuti dello stesso tipo nel triennio che non può eccedere i 200.000 euro. Quindi un’impresa agromeccanica che non abbia beneficiato di aiuti de minimis nel triennio e faccia un investimento di 300.000 euro, calcolerà il contributo al 90%, pari ad euro 270.000, ma non potrà ricevere più di 200.000 euro.
In aggiunta al contributo a fondo perduto, sulla parte di investimento non coperta dal fondo perduto le imprese agricole possono beneficiare di una garanzia fino all’80% su eventuale finanziamento bancario.
Beni agevolabili
Il contributo a fondo perduto è erogabile per l’acquisto di:
- macchine, strumenti e attrezzature per l’agricoltura che abbiano uno i seguenti requisiti:
- presenza o compatibilità con un sistema ISOBUS o equivalente con funzionalità task controller;
- presenza di un sistema di interconnessione leggera che sia in grado di trasmettere dati in uscita, funzionali, a titolo esemplificativo, a soddisfare i requisiti ulteriori di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto e di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo;
- presenza di un sistema di guida automatica o semi automatica;
- presenza di un sistema di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto;
- presenza di soluzioni proprietarie per controllo a rateo variabile, controllo sezioni o strategie di guida parallela;
- presenza di un sistema di gestione intelligente dell’irrigazione attraverso sensing delle condizioni irrigue del terreno o della coltura e utilizzo di algoritmi di supporto alle decisioni che consentano di stabilire le strategie migliori per ottimizzare la resa e minimizzare il consumo di risorse idriche;
- macchine mobili non stradali per agricoltura e zootecnica che abbiano entrambi i seguenti requisiti:
- motorizzazione elettrica (cosiddette “macchine a zero emissioni”)
- destinazione ad attività agricole o zootecniche;
- macchine per la zootecnica che abbiano almeno uno dei seguenti requisiti:
- sistema di interconnessione leggera in grado di trasmettere dati in uscita, funzionali, a titolo esemplificativo, a soddisfare i requisiti ulteriori di telemanutenzione e/o telediagnosi e/o controllo in remoto e di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo;
- sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori;
- trattrici agricole che abbiamo almeno uno dei seguenti requisiti:
- presenza di un sistema ISOBUS o equivalente, per garantire la necessaria interoperabilità con le attrezzature portate;
- presenza di un sistema di guida automatica o semiautomatica basata su GPS, per garantire una maggiore precisione nelle lavorazioni e quindi anche una maggiore efficienza in termini di consumi;
- presenza di un sistema di monitoraggio continuo delle condizioni di lavoro e dei parametri di processo mediante opportuni set di sensori;
- investimenti per la pesca e l’acquacoltura collegati ai seguenti interventi:
- attrezzature di bordo volte alla riduzione dell'emissione di sostanze inquinanti o gas a effetto serra nonché ad aumentare l'efficienza energetica dei pescherecci;
- attrezzi da pesca innovativi e selettivi;
- strumenti e attrezzature innovative di bordo che migliorano la qualità dei prodotti della pesca;
- macchinari, strumenti e attrezzature per l’acquacoltura utili alla riduzione dell'impatto negativo o l'accentuazione degli effetti positivi sull'ambiente, nonché l'uso più efficiente delle risorse utilizzate nel processo;
- macchinari, strumenti e attrezzature volti all'ottenimento di una considerevole riduzione nell'impatto delle imprese dell'acquacoltura sull'utilizzo e sulla qualità delle acque, in particolare tramite la riduzione del quantitativo utilizzato d'acqua o di sostanze chimiche, antibiotici e altri medicinali o il miglioramento della qualità delle acque in uscita, anche facendo ricorso a sistemi di acquacoltura multitrofica ovvero che aumentino l’efficienza energetica e favoriscano l’utilizzo delle fonti rinnovabili.
I beni devono essere nuovi di fabbrica.
Presentazione delle domande
Le domande verranno gestite da ISMEA su portale dedicato che verrà aperto con successivo avviso che verrà pubblicato a breve. Il criterio di esame delle domande sarà cronologico e, in caso di ammissione, il contributo a fondo perduto viene erogato in un’unica soluzione a seguito di presentazione di documentazione giustificativa dell’investimento effettuato.