La legge di conversione del D.L. 15.05.2024, n. 63, cosiddetto “decreto Agricoltura”, introduce una moratoria su mutui e finanziamenti per le imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura.
Possono accedere alla moratoria le imprese che hanno subito:
- un calo del volume d'affari di almeno il 20%;
- una riduzione della produzione, pari almeno al 30%;
- una riduzione almeno pari al 20% delle quantità conferite o della produzione primaria nel 2023, nel caso delle cooperative agricole.
I soggetti che dispongono dei requisiti per la moratoria beneficiano:
- della sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui e dei finanziamenti in scadenza nel 2024;
- della proroga per 12 mesi dei termini di rimborso senza oneri per le parti;
- del differimento automatico della scadenza delle garanzie rilasciate dal Fondo di garanzia e dall'ISMEA.
Viene inoltre introdotta, per il tramite del Fondo per la sovranità alimentare, la finanziabilità della copertura, totale o parziale, degli interessi passivi dei finanziamenti bancari di credito agrario e peschereccio per le imprese attive al 31.12.2021.
Tra le novità apportate al Decreto in sede di conversione, si segnalano anche gli stanziamenti per contribuire alla ristrutturazione delle imprese agricole, in particolare del settore olivicolo-oleario, agrumicolo e lattiero-caseario e la concessione di contributi in favore degli imprenditori agricoli che svolgono attività di allevamento di specie e razze autoctone a rischio di estinzione o a limitata diffusione, nonché la possibilità di destinare risorse a produttori di grano duro e dell'intera filiera produttiva cerealicola, nonché a imprese e consorzi della pesca e dell'acquacoltura per interventi di conto capitale destinati al sostegno e allo sviluppo della filiera ittica e di contrasto alla crisi economica generata dalla proliferazione del granchio blu.