Bonus edilizi: il punto dopo la legge di bilancio 2023

L’enorme mole di interventi che, nel tempo, si sono succeduti in merito ai bonus edilizi ha creato tantissima confusione. È quindi utile fare un breve riassunto delle agevolazioni utilizzabili dal 2023.

Superbonus

Il Superbonus ha avuto una importante ridimensionamento con i provvedimenti degli ultimi mesi.

Per il solo 2023 lo strumento, sia nella forma di ecobonus che di sismabonus, è applicabile alle villette/unifamiliari nella misura del 90%:

  • solo per interventi effettuati dal detentore di diritto di proprietà o altro diritto reale di godimento
  • solo su immobile che costituisce abitazione principale del contribuente
  • solo se il quoziente familiare non supera i 15.000 euro.

La stessa percentuale del 90% sarà applicabile ai lavori dei condomini (salvo che non siano riusciti a deliberare e a presentare la CILAS entro il 25 novembre 2022), per poi degradare al 70% nel 2024 e al 65% nel 2025.

Sarà invece fruibile fino al 2024 il Sismabonus acquisti, con percentuali del 75% o 85% per cento a seconda della tipologia di immobile acquistato.

Sismabonus

Il Sismabonus, nella versione standard non Superbonus, può essere fruito fino al 2024 con le usuali percentuali del 50-70-75-80-85 per cento a seconda del grado di miglioramento sismico ottenuto e della zona in cui l’intervento è effettuato.

Recupero del patrimonio edilizio ordinario

La misura che prevede la detrazione per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio ordinario è una misura sistemica, incardinata nel TUIR, e non subisce quindi limitazioni temporali.

Cambia però la percentuale di detrazione che è pari al 50% sino al 2024 per poi tornare alla misura standard del 36% dal 2025.

Ecobonus

La detrazione per interventi di risparmio energetico, ivi inclusa l’installazione di impianti fotovoltaici e delle colonnine di ricarica di veicoli elettrici, è prorogata sino a tutto il 2024 con le sue diverse percentuali (50-65-70-75%)

Bonus mobili

Confermata fino al 2024 la misura che prevede una detrazione del 50%  per le spese sostenute per l'acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici (di classe non inferiore alla classe A per i forni, E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, F per i frigoriferi e i congelatori, per le apparecchiature per le quali sia prevista l'etichetta energetica) destinati all'arredo di un immobile oggetto di ristrutturazione.

Dal 2023 diminuisce il limite di spesa che passa da 10.000 euro a 8.000 euro e che scenderà ulteriormente a 5.000 euro nel 2024.

Abbattimento barriere architettoniche

Viene confermato fino al 2025 il bonus 75% per l’abbattimento o eliminazione di barriere architettoniche. L’intervento spetta altresì per gli interventi di automazione degli impianti degli edifici e delle singole unità immobiliari funzionali ad abbattere le barriere architettoniche nonché, in caso di sostituzione dell’impianto, per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.

Bonus verde

Confermato infine anche il bonus per la sistemazione di aree a verde, che sarà fruibile sino a tutto il 2024.

Legge di bilancio: misure per gli investimenti produttivi

La legge di bilancio contiene alcune misure volte a favorire degli investimenti produttivi, in continuità con le misure già esistenti che subiscono delle piccole modifiche.

Credito d’imposta 4.0

L’intervento sul 4.0 si limita ad ampliare il termine per l’effettuazione degli investimenti in beni materiali per chi era riuscito a prenotare le maggiori aliquote di credito pagando almeno il 20% della spesa entro il 31 dicembre 2022.

Rispetto alla normativa originaria, infatti, il termine entro il quale gli investimenti devono essere completati passa dal 30 giugno 2023 al 30 settembre 2023. In questo modo si può mantenere la stessa struttura di incentivo (40% fino a 2,5 milioni di euro, 20% fino a 10 milioni di euro e 10% fino a 20 milioni di euro) prevista dalla normativa sino al 2022.

Nessuna proroga, invece, per gli investimenti in beni immateriali che quindi dovranno essere completati entro il 30 giugno 2023.

Nuova Sabatini

Anche per la legge Sabatini sono previsti piccoli ritocchi.

Vengono integrate le risorse stanziate con 150 milioni di euro, di cui 30 milioni per il 2023 e 40 milioni per ciascun anno dal 2024 al 2026

Viene inoltre prorogato di sei mesi il termine per l’ultimazione degli investimenti con contratto di finanziamento stipulato dall’1 gennaio 2022 al 30 giugno 2023.

Fondo di garanzia PMI

Viene prorogato al 31 dicembre 2023 il termine finale per l’applicazione della più favorevole disciplina transitoria del Fondo di garanzia per le PMI e il fondo viene rifinanziato con 720 milioni di euro.

Investimenti del Sud Italia

Oltre a prevedere la proroga fino al 31 dicembre 2023 del credito d’imposta per investimenti nel Mezzogiorno, si proroga anche il credito d’imposta per le zone ZES (Zone economiche speciali) e anche il credito d’imposta per le spese documentate relative alla messa in funzione di impianti di compostaggio presso i centri agroalimentari presenti nelle regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia e Sicilia.

In arrivo FRI TUR, l'incentivo che punta a migliorare le strutture ricettive

Con una dotazione di 1 miliardo e 380 milioni è in dirittura d’arrivo un nuovo incentivo, denominato FRI-Tur e gestito da Invitalia, che punta alla riqualificazione delle strutture ricettive, favorendone al contempo la riqualificazione in chiave sostenibile e digitale.

Vediamone le principali caratteristiche:

Soggetti beneficiari

L’accesso al beneficio è riservato a:

  • alberghi
  • agriturismi
  • strutture ricettive all’aria aperta
  • imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale
  • stabilimenti balneari
  • complessi termali
  • porti turistici
  • parchi tematici, inclusi quelli acquatici e faunistici

al fine di accedere all’agevolazione le imprese:

  • devono gestire un’attività ricettiva o un servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi o essere proprietari degli immobili presso cui è esercitata l’attività che è oggetto dell’intervento
  • essere regolarmente costituite e iscritte nel registro delle imprese
  • essere nel pieno e libero esercizio dei propri diritti e non trovarsi in stato di liquidazione anche volontaria o di fallimento
  • avere una stabile organizzazione di impresa sul territorio nazionale
  • essere in regola con le disposizioni in materia di normativa edilizia, urbanistica, del lavoro, della prevenzione degli infortuni, della salvaguardia dell’ambiente e con gli obblighi contributivi
  • essere in regime di contabilità ordinaria
  • essere in possesso di una positiva valutazione del merito di credito da parte di una banca finanziatrice e di una delibera di finanziamento rilasciata da quest’ultima
  • adottare un apposito regime di contabilità separata laddove operanti nel settore agricolo o della pesca

Interventi ammissibili

Gli interventi ammessi al fondo rotativo riguardano:

  • riqualificazione energetica
  • riqualificazione antisismica
  • eliminazione delle barriere architettoniche
  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia, installazione di manufatti leggeri
  • per gli stabilimenti termali, realizzazione di piscine termali
  • digitalizzazione
  • acquisto e rinnovo di arredi

Il dettaglio delle spese ammissibili per ogni tipologia di intervento è contenuta in un apposito documento, ma con le seguenti limitazioni generali:

  • suolo aziendale e sue sistemazioni, nella misura massima del 5%
  • fabbricati, opere murarie e assimilate, nella misura massima del 50%
  • macchinari, impianti e attrezzature varie, nuovi di fabbrica senza alcuna limitazione
  • investimenti in digitalizzazione, esclusi i costi di intermediazione, nella misura massima del 5%
  • servizi di progettazione relativi alle precedenti voci di spesa, nella misura massima complessiva del 2%

I progetti dovranno avere un importo minimo, al netto dell’Iva, di 500.000 euro e un importo massimo di 10 milioni di euro, e dovranno essere realizzati entro il 31 dicembre 2025.

Agevolazioni concesse

La misura prevede due tipologie di contributi:

  • contributo diretto alla spesa, erogato in base dalla dimensione dell’impresa e alla localizzazione dell’investimento, per un importo massimo del 35% delle spese ammissibili
  • finanziamento agevolato, con durata compresa tra 4 e 15 anni, compreso un preammortamento massimo di 3 anni, con un tasso dello 0,5%

Al finanziamento agevolato deve essere abbinato anche un finanziamento bancario a tasso di mercato e per pari importo e durata, erogato da una banca aderente all’iniziativa.

Presentazione della domanda

La domanda può essere presentata dall’1 marzo 2023 fino al 31 marzo 2023.

Le domande verranno esaminate in ordine cronologico di presentazione.

La Legge di Bilancio 2023 prorogate le agevolazioni per l’acquisto della casa per i più giovani

Con l’art. 1, commi 74 e 75 della Legge di Bilancio è arrivata la proroga al 31 dicembre 2023 dell’agevolazione per l’acquisto della prima casa da parte degli under 36 introdotta dal Decreto Sostegni-Bis.

Beneficiari dell’agevolazione sono coloro che ancora non hanno compiuto 36 anni nell’anno in cui viene rogitato l’atto e che hanno un valore dell’Isee non superiore a 40mila euro.

Per ottenere l’agevolazione bisogna rispettare i requisiti “prima casa” ovvero è necessario che il contribuente:

  • abbia o stabilisca la propria residenza, entro 18 mesi dall’acquisto, nel Comune in cui si trova l’immobile
  • dichiari, nell’atto di acquisto, di non essere titolare, nemmeno in comunione con il coniuge, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di un’altra casa nel territorio del Comune in cui è situato l’immobile da acquistare
  • dichiari, nell’atto di acquisto, di non essere titolare, neppure per quote o in regime di comunione legale, su tutto il territorio nazionale, dei diritti di proprietà, usufrutto, uso, abitazione e nuda proprietà su un altro immobile acquistato, anche dal coniuge, usufruendo delle stesse agevolazioni “prima casa”. In caso contrario, è necessario vendere l’immobile posseduto entro un anno dalla data del nuovo acquisto.

Al verificarsi di tali circostanze, gli atti traslativi a titolo oneroso della proprietà e quelli traslativi o costitutivi della nuda proprietà, dell’usufrutto, dell’uso e dell’abitazione sono esenti dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecaria e catastale.

Se la compravendita è assoggettata a Iva, all’acquirente under 36 spetta, oltre all’esenzione dalle imposte di registro e ipocatastali, un credito d’imposta in misura pari proprio all’Iva pagata in relazione all’acquisto applicata con aliquota nella misura del 4%. In questo caso il bonus è spendibile in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute su atti e denunce successivi all’acquisizione del credito oppure in diminuzione delle imposte sui redditi dovute in base alla dichiarazione da presentare dopo la data dell’acquisto o, ancora, in compensazione tramite modello F24.

Per gli stessi soggetti e in riferimento agli stessi immobili, è prevista anche l’esenzione dall’imposta

sostitutiva dello 0,25%, ordinariamente dovuta sui finanziamenti per l’acquisto, la costruzione e la

ristrutturazione della prima casa. Sarà però necessario che il finanziamento sia correlato all’acquisto della prima casa e che i requisiti per godere delle agevolazioni fiscali venga dichiarata dal mutuatario nel contratto di mutuo o in altro documento allegato.

Il beneficio è applicabile unicamente alle abitazioni accatastate in categorie diverse da A/1, A/8 e A/9 e si estende anche all’acquisto delle pertinenze. Il beneficio vale anche per gli immobili acquistati tramite asta giudiziaria.

Bonus Energia Sicilia: aiuti alle imprese per i costi legati alla crisi energetica

La Regione Siciliana interviene a favore delle imprese che presentano difficoltà di liquidità collegate all’aumento dei prezzi dell’energia e del gas. Vediamo i dettagli principali della misura.

Soggetti ammissibili

Possono accedere al bando le imprese con sede operativa in Sicilia, registrate ed attive presso il Registro delle Imprese competente per territorio e che abbiano uno dei seguenti codici di attività primari/prevalenti:

B          ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE

  • 05 estrazione di carbone (esclusa torba)
  • 06 estrazione di petrolio greggio e di gas naturale
  • 07 estrazione di minerali metalliferi
  • 08 altre attività di estrazione di minerali da cave e miniere
  • 09 attività dei servizi di supporto all'estrazione

C          ATTIVITA’ MANIFATTURIERE

  • 10 industrie alimentari
  • 11 industria delle bevande
  • 12 industria del tabacco
  • 13 industrie tessili
  • 14 confezione di articoli di abbigliamento; confezione di articoli in pelle e pelliccia
  • 15 fabbricazione di articoli in pelle e simili
  • 16 industria del legno e dei prodotti in legno e sughero (esclusi i mobili);
    fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio
  • 17 fabbricazione di carta e di prodotti di carta
  • 18 stampa e riproduzione di supporti registrati
  • 19 fabbricazione di coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
  • 20 fabbricazione di prodotti chimici
  • 21 fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici
  • 22 fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche
  • 23 fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
  • 24 metallurgia
  • 25 fabbricazione di prodotti in metallo (esclusi macchinari e attrezzature)
  • 26 fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi
    elettromedicali, apparecchi di misurazione e di orologi
  • 27 fabbricazione di apparecchiature elettriche ed apparecchiature per uso
    domestico non elettriche
  • 28 fabbricazione di macchinari ed apparecchiature nca
  • 29 fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
  • 30 fabbricazione di altri mezzi di trasporto
  • 31 fabbricazione di mobili
  • 32 altre industrie manifatturiere
  • 33 riparazione, manutenzione ed installazione di macchine ed apparecchiature

F          COSTRUZIONI

  • 41 costruzione di edifici
  • 42 ingegneria civile
  • 43 lavori di costruzione specializzati

G         COMMERCIO ALL’INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE AUTOVEICOLI E MOTOCICLI

  • 45 commercio all'ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli
  • 46 commercio all'ingrosso (escluso quello di autoveicoli e di motocicli)
  • 47 commercio al dettaglio (escluso quello di autoveicoli e di motocicli)

H         TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO

  • 49 trasporto terrestre e trasporto mediante condotte
  • 50 trasporto marittimo e per vie d'acqua
  • 51 trasporto aereo
  • 52 magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti
  • 53 servizi postali e attività di corriere

I           ATTIVITA’ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE

  • 55 alloggio
  • 56 attività dei servizi di ristorazione

J           SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE

  • 58 attività editoriali
  • 59 attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, di registrazioni musicali e sonore
  • 60 attività di programmazione e trasmissione
  • 61 telecomunicazioni
  • 62 produzione di software, consulenza informatica e attività connesse
  • 63 attività dei servizi d'informazione e altri servizi informatici

M        ATTIVITA’ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE

  • 69 attività legali e contabilità
  • 70 attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale
  • 71 attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi ed analisi tecniche
  • 72 ricerca scientifica e sviluppo
  • 73 pubblicità e ricerche di mercato
  • 74 altre attività professionali, scientifiche e tecniche
  • 75 servizi veterinari

N         NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE

  • 77 attività di noleggio e leasing operativo
  • 78 attività di ricerca, selezione, fornitura di personale
  • 79 attività dei servizi delle agenzie di viaggio, dei tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse
  • 80 servizi di vigilanza e investigazione
  • 81 attività di servizi per edifici e paesaggio
  • 82 attività di supporto per le funzioni d'ufficio e altri servizi di supporto alle imprese

P          ISTRUZIONE

  • 85 istruzione

Q         SANITA’ E ASSISTENZA SOCIALE

  • 86 assistenza sanitaria
  • 87 servizi di assistenza sociale residenziale
  • 88 assistenza sociale non residenziale

R          ATTIVITA’ ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO

  • 90 attività creative, artistiche e di intrattenimento
  • 91 attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali
  • 92 attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco
  • 93 attività sportive, di intrattenimento e di divertimento

S          ALTRE ATTIVITA’ DI SERVIZI

  • 94 attività di organizzazioni associative
  • 95 riparazione di computer e di beni per uso personale e per la casa
  • 96 altre attività di servizi per la persona

La sede operativa per la quale si chiede l’agevolazione deve essere registrata al Registro Imprese in data antecedente all’1 febbraio 2021.

Le imprese non dovranno inoltre essere in stato di scioglimento o liquidazione o sottoposte a procedure di fallimento o di concordato preventivo, liquidazione coatta amministrativa o volontaria e amministrazione controllata o straordinaria, avere il DURC in regola e non essere destinatari di un ordine di recupero pendente a seguito di una decisione della Commissione che dichiara un aiuto illegale e incompatibile con il mercato comune, e di non rientrare tra coloro che hanno ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti dichiarati illegali o incompatibili.

Spese ammissibili

Ogni impresa potrà ricevere un aiuto calcolato in misura percentuale del 30% sull’aumento (rispetto alle tariffe 2021) del costo energetico (gas o elettrico o entrambi) riferito al periodo dall’1 febbraio 2022 alla data dell’ultima fattura di fornitura disponibile.

In caso di impresa con più sedi operative in Sicilia, l’impresa potrà presentare un’unica domanda dichiarando i consumi di massimo tre sedi.

L’aiuto sarà concesso unicamente alle imprese che hanno registrato un aumento minimo di € 5.000,00. L’importo massimo di aiuto concedibile ammonta ad € 20.000,00 per impresa.

Modalità di presentazione della domanda

Per accedere al contributo si dovrà presentare un’apposita domanda, su piattaforma della Regione Sicilia, a partire dalle ore 12:00 del giorno 14/02/2023 e fino alle ore 12:00 del giorno 14/03/2023.

Assegnazione dei contributi

al fine di dare priorità alle imprese maggiormente danneggiate dal nuovo scenario internazionale, si procederà ad ordinare in graduatoria le domande pervenute sulla base della maggiore incidenza percentuale dell’aumento del costo dell’energia sostenuto dalle imprese nel periodo successivo al 1° febbraio 2022.

Credito d’imposta Mezzogiorno: proroga anche per il 2023

La Legge di bilancio 2023, approvata al fotofinish prima della fine del 2022, porta con sé l’attesa proroga per il 2023 del credito d’imposta per gli investimenti del Mezzogiorno, introdotto dalla legge n. 208/2015.

Il credito d’imposta Mezzogiorno rappresenta un’ottima opportunità di copertura degli investimenti realizzati da imprese del Sud Italia, sia per l’alta percentuale di credito (al 45% per le piccole imprese), sia per la cumulabilità con il credito d’imposta sui beni strumentali 4.0.

Approfittiamo della proroga per riepilogare le caratteristiche principali del credito d’imposta.

Imprese beneficiarie

Le imprese beneficiarie possono avere qualsiasi natura giuridica e dimensione, a prescindere dal settore economico e del regime contabile adottato, purché producano reddito d’impresa e con eccezione delle imprese operanti nei seguenti settori:

  • industria siderurgica
  • industria carbonifera
  • costruzione navale
  • fibre sintetiche
  • trasporti e relative infrastrutture
  • produzione e distribuzione di energia e delle infrastrutture energetiche
  • settore creditizio, finanziario e assicurativo

Sono inoltre escluse le imprese c.d. in difficoltà secondo gli orientamenti comunitari.

Investimenti agevolabili

Gli investimenti agevolabili devono riguardare esclusivamente:

  • impianti
  • macchinari
  • attrezzature

destinati a strutture produttive ubicate nelle zone assistite (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia, Sardegna, Molise e Abruzzo). In determinati casi è agevolabile anche il c.d. software applicativo.

Inoltre l’investimento deve riguardare necessariamente e alternativamente:

  • la creazione di un nuovo stabilimento
  • l’ampliamento della capacità produttiva di uno stabilimento esistente
  • la diversificazione della produzione di uno stabilimento per ottenere prodotti mai fabbricati precedentemente
  • un cambiamento fondamentale del processo produttivo.

Sono esclusi dall’agevolazione:

  • gli investimenti di mera sostituzione
  • gli investimenti in beni merce
  • gli acquisti di materiali di consumo
  • gli investimenti in beni usati.

Misura del contributo

Il contributo viene erogato sotto forma di credito d’imposta, calcolato in percentuale sull’imponibile al netto Iva.

La misura del credito è pari:

  • al 45% per le piccole imprese
  • al 35% per le medie imprese
  • al 25% per le grandi imprese

Il credito è inoltre cumulabile con aiuti “de minimis” e altri aiuti di Stato aventi ad oggetto i medesimi costi ammessi al beneficio. In particolare il credito risulta cumulabile con la misura a favore degli investimenti in beni strumentali 4.0 che può portare la misura del credito d’imposta fino al 65% del costo del bene dal 2023.

Modalità di fruizione

Il credito d’imposta può essere fruito solo in compensazione, previa presentazione di una domanda all’Agenzia delle Entrate e la relativa accettazione.

Ripresa Sicilia: finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto

Sarà a breve ai nastri di partenza il nuovo incentivo “Ripresa Sicilia”, gestito da IRFIS, e che mira a dare nuova linfa alle imprese siciliane. Vediamone gli aspetti principali:

Requisiti di ammissibilità

I requisiti principali per poter accedere alla misura sono i seguenti:

  • essere una micro, piccola o media impresa (PMI)
  • essere iscritta come attiva nel Registro delle imprese
  • avere una sede legale e/o operativa in Sicilia
  • avere almeno due bilanci approvati o documenti ad essi equiparati
  • essere in regola con il DURC e non avere debiti erariali
  • realizzare un progetto di investimento in Sicilia
  • soddisfare il requisito della rispondenza alle azioni ed alle finalità dell’intervento
  • garantire l’osservanza dei criteri di demarcazione con l’utilizzo degli altri fondi per quanto riguarda categoria di beneficiari e/o tipologia di intervento.

Sono però esclusi dall’agevolazione i seguenti codici ATECO:

  • sezione A – Agricoltura, silvicoltura e pesca (tutta la sezione)
  • sezione B - Estrazione di minerali da cave e miniere:
    • 05 – Estrazione di carbone esclusa torba
  • sezione C – Attività manifatturiere:
    • 1 – Siderurgia
    • 1 – Costruzione di navi e imbarcazioni
    • 6 – Fabbricazione di fibre sintetiche ed artificiali
  • sezione D – Fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria condizionata (tutta la sezione)
  • sezione F – Costruzioni (tutta la sezione)
  • sezione H – Trasporto e magazzinaggio (tutta la sezione tranne 52.1 – Magazzini frigoriferi conto terzi)
  • sezione I – Attività di servizi di alloggio e di ristorazione (tutta la sezione)
  • sezione K – Attività finanziarie ed assicurative (tutta la sezione)
  • sezione L – Attività immobiliari (tutta la sezione)
  • sezione M – Attività professionali, scientifiche e tecniche (tutta la sezione)
  • sezione N – Noleggio, agenzia di viaggio, servizi di supporto alle imprese (tutta la sezione)
  • sezione O – Amministrazione pubblica e difesa – Assicurazione sociale obbligatoria (tutta la sezione)
  • sezione P – Istruzione (tutta la sezione)
  • sezione R – Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento (tutta la sezione)
  • sezione S – Altre attività di servizi (tutta la sezione)
  • sezione T - Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze (tutta la sezione)
  • sezione U – Organizzazioni ed organismi extra territoriali (tutta la sezione)

Criterio di selezione dei progetti di investimento

I criteri di selezione utilizzati riguarderanno:

  • la credibilità dell’impresa proponente, e delle eventuali imprese aderenti, in termini di adeguatezza e coerenza delle competenze possedute rispetto al progetto imprenditoriale
  • fattibilità tecnica del programma di spesa e capacità di presidio degli aspetti tecnico/produttivo, congruità delle singole spese previste e costo complessivo
  • attendibilità dell’analisi competitiva e strategie di penetrazione sul mercato di riferimento
  • fattibilità e sostenibilità economica e finanziaria del programma di spesa

Agevolazioni concesse

Il programma di investimento è agevolato nella misura massima del 75% con un finanziamento a tasso zero e/o con un contributo a fondo perduto. Il rapporto tra finanziamento, contributo e quota a carico dell’impresa (con un minimo del 25%) saranno determinati sulla base del programma proposto dall’impresa e dalle risultanze della procedura di valutazione.

Resta in carico all’impresa beneficiaria il cofinanziamento non inferiore al 25% del programma di spesa ammissibile (apporto di mezzi propri nelle modalità consentite e/o finanziamento bancario ordinario).

Il finanziamento a tasso zero avrà una durata massima di 12 anni, compreso il preammortamento, verrà erogato per stati di avanzamento lavori e sarà rimborsato in rate semestrali di uguale importo.

Programmi di spesa agevolabili

Sono agevolabili programmi di spesa da realizzare in unità locali ubicate/da ubicare in Sicilia e riguardanti:

  • la realizzazione di una nuova unità produttiva
  • l’ampliamento della capacità produttiva di un’unità esistente
  • la diversificazione della produzione di un’unità produttiva esistente per nuovi prodotti (cambio ATECO)
  • la ristrutturazione di un’unità produttiva esistente per introdurre innovazioni nel processo di produzione, per migliorare il livello di efficienza.

Sono ammissibili programmi di spesa non inferiori a € 500 mila e non superiore a € 5 milioni per:

  • progetti imprenditoriali integrati con progetti di ricerca e sviluppo a sostegno della valorizzazione economica dell’innovazione e dell’industrializzazione dei risultati della ricerca;
  • progetti imprenditoriali per nuove tecnologie o soluzioni innovative nei processi, nei prodotti/servizi e nell’organizzazione.

In dettaglio sono agevolabili i seguenti investimenti materiali ed immateriali:

  • spese per la progettazione e direzione lavori nel limite del 6% delle opere murarie ammissibili;
  • opere murarie e costi di ristrutturazioni (nella misura massima del 30% del programma di spesa ammissibile);
  • acquisto di macchinari, impianti e attrezzature necessari al ciclo produttivo dell’impresa che possono permettere di introdurre innovazioni di processo e/o di prodotto;
  • spese per la formazione specialistica del personale (nella misura massima del 20% del programma di spesa ammissibile), necessaria per l’introduzione di macchinari/attrezzature/impianti innovativi/software/soluzioni tecnologiche;
  • acquisto di software/brevetti/licenze e soluzioni tecnologiche, necessari alle esigenze produttive e gestionali;
  • interventi di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, finalizzati a realizzare o migliorare prodotti, processi produttivi o servizi;
  • consulenza in materia di innovazione, messa a disposizione di personale altamente qualificato (nella misura massima del 5% del programma di spesa ammissibile);
  • programmi di internazionalizzazione, di marketing, e-business (strategie, metodologie e strumenti atti a creare un mercato/incrementare le vendite in Italia e all’estero)

Modalità di presentazione della domanda

La domanda andrà presentata telematicamente con i seguenti allegati:

  • presentazione del programma di investimento
  • lettera di interesse di eventuale finanziamento bancario
  • dichiarazione dei soci circa la disponibilità ad apportare risorse finanziarie e attestazioni bancarie circa la disponibilità dei suddetti fondi in capo ai soci e/o lettere bancarie di disponibilità alla concessione dei finanziamenti in favore dei soci per l’importo corrispondente all’apporto dei mezzi propri previsti dal piano finanziario

Welfare aziendale: aumenta la soglia esente per il 2022

Il Testo Unico delle Imposte sui Redditi prevede che non concorrono al reddito imponibile ai fini Irpef del dipendente, i beni ceduti e i servizi prestati dall’imprenditore nei limiti di euro 258,23. Si tratta dell’agevolazione attraverso la quale l’imprenditore può erogare anche il c.d. welfare aziendale ai propri dipendenti. Per gli anni d'imposta 2020 e 2021, tale limite (euro 258,23) era stato elevato a euro 516,46 dall'articolo 112 del Dl 104/2020.

Già il Decreto Aiuti bis aveva disposto, limitatamente all’anno 2022, l’innalzamento di detta soglia ad Euro 600,00, introducendo la possibilità di far rientrare in detto limite anche le somme erogate o rimborsate ai medesimi datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche del servizio idrico integrato, dell’energia elettrica e del gas naturale.

Da ultimo, con il recente Decreto Aiuti quater viene ulteriormente alzata la soglia, passando da 600 euro a 3.000 euro, sempre limitatamente al solo anno 2022.

I lavoratori potenzialmente beneficiari dell’agevolazione sono i titolari di redditi di lavoro dipendente e assimilati. Sono quindi ricollegati alla norma, ad esempio:

·         i lavoratori soci delle cooperative di produzione e lavoro, delle cooperative di servizi, delle cooperative agricole e di prima trasformazione dei prodotti agricoli e delle cooperative della piccola pesca;

·         i titolari di borse e assegni di studio (potenzialmente anche se destinatari di trattamenti speciali di esenzione da Irpef come, ad esempio, assegni di ricerca, borse di dottorato di ricerca, ecc.);

·         i collaboratori coordinati e continuativi (tipici o atipici);

·         i sacerdoti per le loro remunerazioni - articoli 24, 33, lett. a), e 34 della Legge 222/1985 - comprese le congrue ed i supplementi di congrua;

·         i pensionati.

I benefici di cui alla norma agevolativa pro tempore non sono subordinati, come di regola il welfare aziendale, all’offerta o messa a disposizione alla generalità di dipendenti o categorie omogenee, potendo la stessa risolversi in un riconoscimento ad personam per il singolo lavoratore.

A ciò va aggiunta la precisazione che l'agevolazione in esame non distingue fra lavoratori dipendenti del settore privato e pubblico.

Per la specifica casistica relativa al pagamento delle utenze domestiche, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che le stesse:

  • devono riguardare immobili ad uso abitativo posseduti o detenuti, sulla base di un titolo idoneo, dal dipendente, dal coniuge o dai suoi familiari, a prescindere che negli stessi abbiano o meno stabilito la residenza o il domicilio, a condizione che ne sostengano effettivamente le relative spese;
  • possono essere anche utenze per uso domestico (idriche o di riscaldamento) intestate al condominio con oneri da ripartire fra i condòmini (che documentano l'onere per la quota rimasta a carico del singolo condomino);
  • possono essere utenze intestate al proprietario dell'immobile (locatore), se nel contratto di locazione è prevista espressamente una forma di addebito analitico e non forfetario a carico del lavoratore o dei propri coniuge e familiari (in veste di conduttore), sempre a condizione che tali soggetti sostengano effettivamente la relativa spesa;
  • non possono essere utenze sottoposte a rimborso a favore del lavoratore (quindi, in sostanza, costi non sostenuti), come ad esempio nel caso in cui il lavoratore risulti locatore che viene rimborsato dal proprio conduttore delle spese sostenute per le medesime utenze

In merito ai rimborsi e alle somme erogati ai lavoratori, l’Agenzia chiede la presentazione di una richiesta del lavoratore al datore di lavoro corredata da una serie di documenti , quali:

  • copia della documentazione giustificativa della somma spesa per la sua inclusione nel limite di 600 euro del sostituito;
  • dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà (Dpr 445/2000), con la quale il lavoratore richiedente formula alcune attestazioni.

Il datore di lavoro (sostituto d'imposta) e il richiedente (dipendente o assimilato) sono tenuti ad acquisire e conservare tutta la documentazione, ognuno per la propria necessità in presenza di eventuali controlli da parte dell'Amministrazione finanziaria.

Certificazione della parità di genere: un’opportunità per le imprese

Tra le misure inserite nel PNRR spicca quella sulla “certificazione della parità di genere” prevista dalla Missione 5 (Inclusione Coesione). L’obiettivo che l’Italia si propone è quello di garantire la parità di genere, raggiungendo entro il 2026 un incremento del 5% nella classifica dell’Indice sull’uguaglianza di genere elaborato dall’EIGE.

Al fine di dare attuazione a questo obiettivo, con la legge n. 162/2021 è stato istituito il sistema di certificazione della parità di genere che potrà essere rilasciata a tutte le aziende che dimostreranno l’effettività e l’efficacia delle proprie politiche in tema di parità di genere tra uomo e donna.

L’ottenimento della certificazione prevederà vantaggi sia per le aziende che per i lavoratori.

Le aziende avranno accesso a un miglior punteggio nelle graduatorie degli appalti e a un esonero parziale del versamento dei contributi previdenziali dei lavoratori (nei limiti dell’1% e di 50.000 euro annui).

I lavoratori, oltre ad ottenere una parificazione dei propri diritti, si troverebbero a lavorare in contesti sempre meno discriminatori e più inclusivi.

Il 24 marzo 2022 sono state presentate le Linee Guida sulla certificazione che identificano le sei aree da prendere in considerazione per verificare se un’organizzazione mette sullo stesso piano uomini e donne:

  • cultura e strategia
  • governance
  • processi HR
  • opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda
  • equità remunerativa per genere
  • tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro

La certificazione non è obbligatoria ma è sicuramente un’opportunità, oltre che per migliorare il proprio ambiente lavorativo, anche per beneficiare dei vantaggi che sono collegati alla normativa per stimolarne l’adozione.

Fondo imprese creative

Fondo imprese creative: in arrivo un fondo perduto e un finanziamento agevolato

La legge di bilancio 2021 aveva creato un fondo per le piccole e medie imprese creative finalizzato alla nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese operanti nel settore creativo, attraverso la concessione di contributi, l’agevolazione nell’accesso al credito e la promozione di strumenti innovativi di finanziamento. Il 2 febbraio 2022 è stato messo il primo tassello per questo incentivo, gestito da Invitalia, che a breve sarà pienamente operativo. Vediamone i dettagli.

CHI FINANZIA

Il fondo finanzia le micro, piccole e medie imprese, con sede legale e operative ubicata sul territorio nazionale, già costituite o in fase di costituzione, che svolgano un’attività ricompresa in uno dei seguenti codici ATECO:

  • 10.00 Preparazione e filatura di fibre tessili;
  • 20.00 Tessitura;
  • 91.00 Fabbricazione di tessuti a maglia;
  • 92.10 Confezionamento di biancheria da letto, da tavola e per l'arredamento;
  • 92.20 Fabbricazione di articoli in materie tessili nca;
  • 93.00 Fabbricazione di tappeti e moquette;
  • 94.00 Fabbricazione di spago, corde, funi e reti;
  • 95.00 Fabbricazione di tessuti non tessuti e di articoli in tali materie (esclusi gli articoli di abbigliamento);
  • 96.10 Fabbricazione di nastri, etichette e passamanerie di fibre tessili;
  • 99.10 Fabbricazione di ricami;
  • 99.20 Fabbricazione di tulle, pizzi e merletti;
  • 11.00 Confezione di abbigliamento in pelle e similpelle;
  • 13.20 Sartoria e confezione su misura di abbigliamento esterno;
  • 19.10 Confezioni varie e accessori per l'abbigliamento;
  • 12.09 Fabbricazione di altri articoli da viaggio, borse e simili, pelletteria e selleria;
  • 10.00 Taglio e piallatura del legno;
  • 2 Fabbricazione di prodotti in legno, sughero, paglia e materiali da intreccio;
  • 29.19 Fabbricazione di altri prodotti vari in legno (esclusi i mobili);
  • 29.20 Fabbricazione dei prodotti della lavorazione del sughero;
  • 29.30 Fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio;
  • 29.40 Laboratori di corniciai;
  • 29 Fabbricazione di altri articoli di carta e cartone;
  • 1 Stampa e servizi connessi alla stampa;
  • 13 Lavorazioni preliminari alla stampa e ai media;
  • 14 Legatoria e servizi connessi;
  • 20 Stampa e riproduzione di supporti registrati;
  • 19.20 Lavorazione di vetro a mano e a soffio artistico;
  • 41.00 Fabbricazione di prodotti in ceramica per usi domestici e ornamentali;
  • 49.00 Fabbricazione di altri prodotti in ceramica;
  • 70.20 Lavorazione artistica del marmo e di altre pietre affini, lavori in mosaico;
  • 99.30 Fabbricazione di oggetti in ferro, in rame ed altri metalli;
  • 52 Fabbricazione orologi;
  • 09.05 Finitura mobili;
  • 1 Fabbricazione d gioielleria, bigiotteria e articoli connessi, lavorazione delle pietre preziose;
  • 2 Fabbricazione di strumenti musicali;
  • 4 Fabbricazione di giochi e giocattoli;
  • 11Edizione di libri;
  • 14 Edizione di riviste e periodici;
  • 19.00 Altre attività editoriali;
  • 21 Edizione di giochi per computer;
  • 59 Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, di registrazioni musicali e sonore;
  • 10.00 Trasmissioni radiofoniche;
  • 20.0 Programmazione e trasmissioni televisive;
  • 01 Produzione di software non connesso all'edizione;
  • 12 Portali web;
  • 21 Pubbliche relazioni e comunicazione;
  • 1 Attività degli studi di architettura, ingegneria ed altri studi tecnici;
  • 11 Agenzie pubblicitarie;
  • 1 Attività di design specializzate;
  • 20.1 Attività di riprese fotografiche;
  • 20.2 Laboratori fotografici per lo sviluppo e la stampa;
  • 90 Attività creative, artistiche e di intrattenimento, con esclusione del Codice 90.03.01 Attività dei giornalisti indipendenti;
  • 0 Attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali;
  • 24 Riparazione di mobili e di oggetti di arredamento; laboratori di tappezzeria;
  • 25 Riparazione orologi.

Le agevolazioni possono essere concesse anche a imprese non costituenti imprese creative che partecipino a progetti integrati con imprese creative.

PROGETTI AMMISSIBILI

I progetti finanziabili devono avere le seguenti caratteristiche:

  • prevedere spese ammissibili, comprese quelle relative al capitale circolante, non superiori ad Euro 500.000 al netto di Iva;
  • avere una durata non superiore a 24 mesi;
  • riguardare:
    • per le imprese costituite da non più di 5 anni, l’avvio o lo sviluppo dell’impresa creativa
    • per le imprese costituite da più di 5 anni, l’ampliamento o la diversificazione della propria offerta di prodotti e servizi e del proprio mercato di riferimento o l’introduzione di innovazioni ed efficientamento del processo produttivo.

I programmi di investimento possono essere presentati anche nell’ambito di progetti integrati, qualora l’integrazione consenta alle imprese proponenti di realizzare effettivi vantaggi competitivi in relazione all’attività oggetto dell’iniziativa. Il progetto integrato può includere programmi presentati da imprese non costituenti imprese creative a condizione che esso sia realizzato nell’ambito del settore creativo e con un ruolo non preponderante delle imprese diverse dalle imprese creative, tenuto conto del numero dei partecipanti, dei costi di ciascun programma e delle caratteristiche dell’integrazione progettuale.

SPESE AMMISSIBILI

Le spese ammissibili per ogni progetto sono le seguenti:

  • immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa, a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata, dimensionati alla effettiva produzione ed identificabili singolarmente;
  • immobilizzazioni immateriali, necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, incluso l’acquisto di brevetti o acquisizione di relative licenze d’uso;
  • opere murarie nel limite del 10% (dieci per cento) del programma complessivamente considerato ammissibile;
  • esigenze di capitale circolante, nel limite del 50% (cinquanta percento) delle spese e dei costi precedenti, appartenenti alle seguenti categorie:
    • materie prime, sussidiarie, materiali di consumo e merci;
    • servizi di carattere ordinario, diversi da quelli compresi nelle spese di cui al comma 4, lettera c), strettamente necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
    • godimento di beni di terzi, inclusi spese di noleggio, canoni di leasing, housing/hosting
    • utenze;
    • perizie tecniche, spese assicurative connesse al progetto, fidejussioni bancarie connesse al progetto;
    • costo del lavoro dipendente assunto a tempo indeterminato che non benefici di alcun’altra agevolazione, anche indiretta, o a percezione successiva, impiegato nel programma di investimento.

AGEVOLAZIONI CONCESSE

Le agevolazioni previste dal fondo coprono un massimo dell’80% delle spese ammissibili, così suddivisi:

  • una quota massima pari al 40 per cento delle spese ammissibili nella forma del contributo a fondo perduto;
  • una quota massima pari al 40 per cento delle spese ammissibili nella forma del finanziamento agevolato, a un tasso pari a zero e della durata massima di dieci anni.

MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Le domande potranno essere presentate attraverso il sito Invitalia con procedura valutativa a sportello. Si è però in attesa dei successivi provvedimenti attuativi che renderanno lo sportello pienamente operativo.

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