Con l’approvazione del Decreto Milleproroghe, viene disposto un nuovo rinvio per l’entrata in vigore dell’obbligo di fatturazione elettronica anche per le prestazioni sanitarie di diagnosi, cura e riabilitazione.
Questo adempimento, che è ormai obbligo per tutte le altre imprese e lavoratori autonomi, è finora slittato per problematiche connesse con la privacy che, allo stato, non è stato risolto in quanto l’Agenzia delle Entrate non ha ancora completato il recepimento delle prescrizioni del Garante.
Diversamente dai precedenti rinvii - che risalgono all’anno 2019 - questa volta l’adempimento viene spostato in avanti di soli tre mesi, limitandolo come scadenza al 31 marzo 2025. Questo fa pensare che l’infrastruttura dell’Agenzia delle Entrate sia quasi pronta ad entrare in funzione.
Per i primi tre mesi dell’anno rimarrà in vigore il sistema attuale che comporta il divieto di emettere fattura elettronica per tutte le prestazioni sanitarie effettuate nei confronti di persone fisiche, e questo a prescindere da qualsiasi contestuale obbligo, per l’operatore sanitario, di effettuare l’invio dei dati al sistema TS.
In questi casi al cliente può essere rilasciata una fattura cartacea o una fattura in formato elettronico che non transiti dallo Sdi, assicurando comunque la sicurezza e la riservatezza.
L’obbligo di fattura elettronica per le prestazioni sanitarie esiste invece per tutte le prestazioni che vengono effettuate verso committenti che non siano persone fisiche (es. un medico che fattura ad una struttura sanitaria privata).
Adesso attendiamo la fine di marzo 2025 per capire se questo sarà l’ultimo rinvio.