ON nuove imprese a tasso zero: rifinanziata la misura

Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ha rifinanziato la misura “ON – Nuove imprese a tasso zero”, gestita da Invitalia, che era bloccata da tempo a causa dell’esaurimento dei fondi disponibili. Vediamo in cosa consiste la misura.

Beneficiari

La misura è destinata alle micro e piccole imprese composte in prevalenza:

  • da giovani tra I 18 e I 35 anni, oppure
  • da donne di tutte le età

In particolar modo le imprese dovranno avere una compagine sociale composta per almeno il 51% da giovani under 35 e da donne di tutte le età. La maggioranza si riferisce sia al numero di componenti donne e/giovani presenti nella compagine sociale sia alle quote di capitale detenute.

Le imprese possono essere anche già costituite, seppure da non più di 5 anni, oppure da costituirsi.

Spese ammissibili

Le richieste di contributo possono essere destinate a realizzare nuove iniziative o ad ampliare, diversificare o trasformare le attività esistenti.

Le spese ammissibili sono le seguenti:

  • Opere murarie e assimilate (30% investimento ammissibile)
  • Acquisto di immobili solo nel settore turistico e per imprese con più di 36 mesi (40% investimento ammissibile)
  • Macchinari, impianti e attrezzature
  • Programmi informatici e servizi per l’ICT
  • Brevetti, licenze e marchi
  • Consulenze specialistiche (5% investimento ammissibile)
  • Spese connesse alla stipula del contratto di finanziamento
  • Spese per la costituzione della società
  • Capitale circolante (20% investimento ammissibile e per imprese con meno di 36 mesi).

Contributi concessi

Le agevolazioni prevedono un mix di

  • finanziamento a tasso zero;
  • contributo a fondo perduto (20%)

per progetti d’impresa con spese fino a 1,5 milioni di euro (per imprese neocostituite o costituite da non più di 36 mesi) o fino a 3 milioni di euro (per tutte le altre imprese), che può coprire fino al 90% delle spese totali ammissibili.

Il finanziamento è rimborsabile in 10 anni.

Presentazione della domanda

Le domande vanno presentate attraverso il sito di Invitalia fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Il processo di valutazione prevede due fasi:

  • un primo colloquio di approfondimento per verificare le competenze tecniche, organizzative e gestionali del team imprenditoriali e la coerenza interna del progetto
  • un secondo colloquio, in caso di esito positivo del primo, che verte sul piano economico-finanziario del progetto.

Fondazione per il Sud: bando per l’economia circolare per il terzo settore al SUD

Fondazione per il Sud mette a disposizione degli Enti del Terzo Settore con sede legale e/o operativa nelle regioni del Mezzogiorno una dotazione di 4 milioni di euro per progetti relativi all’economia circolare. Vediamo il bando nel dettaglio:

Soggetti beneficiari

Possono partecipare al bando i soggetti con le seguenti caratteristiche:

  • essere costituiti in forma di ETS e iscritto al RUNTS;
  • essere stati costituiti prima del 1° gennaio 2022;
  • avere la sede legale e e/o operativa nella/e regione/i del Mezzogiorno (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna, Sicilia) oggetto di intervento.

Oltre al Proponente, la partnership prevedere la partecipazione di almeno altri due enti, di cui uno appartenente al terzo settore. Gli altri Soggetti della partnership possono appartenere, oltre che al mondo del terzo settore, a quello della scuola, a quello delle istituzioni artistico-culturali, dei sistemi regionali di istruzione e formazione professionale, dell’università, della ricerca e al mondo delle imprese. La partecipazione di enti for profit è legata all’apporto di competenze e risorse per la crescita e lo sviluppo del territorio e della comunità locale.

Progetti ammissibili

Il bando ha l’obiettivo di promuovere pratiche di economia circolare a impatto sociale in grado di ridurre gli sprechi, estendere la vita utile dei prodotti, ridurre l’utilizzo di risorse vergini e generare valore dagli scarti.

Saranno quindi finanziati progetti sperimentali in grado di sviluppare strategie di economia circolare che considerino una o più fasi del ciclo di vita del prodotto: prima dell’uso (rifiuta, ripensa, riduci), durante l’uso (conserva, riusa, condividi, ripara, rigenera) e successivamente all’uso (ricicla e restituisci agli ecosistemi).

Saranno valorizzati i progetti in grado di promuovere strategie integrate, assicurando la salvaguardia della biodiversità, l’equilibrio degli ecosistemi e l’adattamento al cambiamento climatico.

I progetti dovranno, inoltre, impegnarsi nella diffusione della cultura della circolarità, al fine di responsabilizzare i cittadini riguardo all’impatto delle loro scelte di consumo.

Saranno particolarmente apprezzate proposte che intervengano nelle aree interne del Sud, dove l’economia circolare potrebbe rappresentare un’occasione di sviluppo, rivitalizzazione e coesione sociale.

La durata complessiva dei progetti deve essere compresa tra i 36 e i 48 mesi.

Contributo concedibile

La Fondazione fornirà un contributo di importo non superiore a euro 400.000. Il contributo potrà coprire l’80% dell’importo del progetto, in quanto occorre apportare una quota di cofinanziamento monetario pari ad almeno il 20% del costo totale del progetto.

Presentazione della domanda

La domanda di partecipazione, inclusiva della proposta, dovrà essere presentata – previa registrazione – attraverso il portale dedicato (https://www.chairos.it/) entro le ore 13:00 del 29 novembre 2024.

Irfis: contributo a fondo perduto per interessi su mutui

È stato pubblicato l’atteso bando di Irfis che permette di ottenere un contributo per abbattere gli interessi dei mutui in essere all’1 gennaio 2024 erogati a micro, piccole e medie imprese in possesso di un’unità operativa in Sicilia.

Soggetti beneficiari

Possono richiedere il contributo le imprese che, alla data di presentazione della domanda, presentano le seguenti caratteristiche:

  • essere micro, piccole o medie imprese;
  • essere iscritte come attive in Camera di Commercio;
  • essere in possesso di almeno un’unità operativa nel territorio della Regione Siciliana;
  • svolgere esclusivamente o prevalentemente un’attività afferente ai settori non esclusi dall’articolo 1 del Reg. (UE) 2023/2831;
  • essere intestatarie al 1° gennaio 2024 di un finanziamento avente le caratteristiche specificate dal bando;
  • trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
  • essere in regola con gli obblighi contributivi previdenziali e assicurativi;
  • non incorrere in una delle cause di esclusione previste dal codice dei contratti pubblici;
  • non essere destinatarie, nei 3 anni precedenti alla data di pubblicazione del bando, di procedimenti amministrativi connessi ad atti di revoca di agevolazioni previste dal bando stesso;
  • non aver omesso di denunciare alle competenti autorità richieste estorsive ovvero richieste di tassi usurai su prestiti, da parte di organizzazioni criminali o soggetti criminali, verificatesi nell’ultimo triennio precedente la data di presentazione dell’istanza;
  • non essere destinatarie di un ordine di recupero pendente;
  • osservare gli obblighi dei contratti collettivi di lavoro e rispettare la normativa in materia di di sicurezza sul lavoro, inserimento dei disabili, pari opportunità, contrasto al lavoro irregolare, riposo giornaliero e settimanale e tutela dell’ambiente.

Agevolazione concedibile

Per le imprese ammesse, l’Irfis prevede un contributo a fondo perduto finalizzato all’abbattimento degli interessi relativi alle rate scadute nel corso del 2023 per finanziamenti in essere all’1 gennaio 2024.

Il contributo è pari al 30% degli interessi con un limite massimo di 10.000 euro.

Il contributo non è concesso per interessi di mora e commissioni pagate a qualsiasi titolo.

Modalità di presentazione della domanda

Le domande potranno essere presentate dal 12 novembre 2024 al 12 dicembre 2024 e verranno valutate attribuendo un punteggio così determinato:

  • per il 45% dal rapporto tra il tasso di interesse nominale annuo applicato all’ultima rata scaduta nel 2023 e il massimo tasso di interesse nominale annuo dei finanziamenti oggetto di istanza;
  • per il 25% dal rapporto tra gli interessi di conto oggetto di richiesta di contributo e il massimo ammontare degli interessi di conto oggetto di istanza;
  • per il 30% dalla presenza in Sicilia anche della sede legale.

Generazione Terra: riparte l’incentivo ISMEA per i giovani agricoltori

Riparte il 30 ottobre l’agevolazione ISMEA per i giovani imprenditori agricoli e i giovani startupper di età non superiore a 41 che finanzia al 100% l’acquisto di terreni.

Soggetti beneficiari

Possono accedere alla misura:

  • i giovani imprenditori agricoli, che risultino iscritti con la qualifica di IAP alla gestione previdenziale agricola da almeno due anni rispetto alla data della presentazione della domanda, cittadini dell’Unione Europea e residenti in Italia da almeno due anni e che vogliano:
    • ampliare la superficie della propria azienda mediante l’acquisto di un terreno, confinante o funzionalmente utile con la superficie già facente parte dell’azienda agricola condotta in proprietà, affitto o comodato, da almeno due anni alla data di presentazione della domanda;
    • consolidare la superficie della propria azienda mediante l’acquisto di un terreno già condotto dal richiedente, con una forma contrattuale quale il comodato o l’affitto, da almeno due anni alla data di presentazione della domanda;
  • giovani startupper con esperienza (GSE), di età non superiore a 41 anni, che intendano avviare una propria iniziativa imprenditoriale nell’ambito dell’agricoltura. Sono considerati Giovani startupper con esperienza i giovani, cittadini dell’Unione Europea e residenti in Italia da almeno due anni, iscritti per almeno due anni nel quinquennio precedente con un numero complessivo di giorni non inferiore a 102, alla data di presentazione della domanda a:
    • INPS in qualità di coadiuvante agricolo,
    • gestione separata INPS in qualità di collaboratore,
    • gestione dei lavoratori dipendenti INPS come dirigente, quadro, impiegato agricolo o operaio agricolo,
    • gestione separata ENPAIA per i periti agrari o per gli agrotecnici,
    • EPAP per i dottori agronomi e forestali;

In questo caso, la finalità ammessa consiste nell’acquisto di un terreno destinato ad essere utilizzato per una nuova iniziativa imprenditoriale agricola condotta dal giovane startupper.

  • giovani startupper con titolo (GST), di età non superiore a 35 anni, che, ancorché privi di esperienza in campo agrario, intendano avviare una propria iniziativa imprenditoriale nell’ambito dell’agricoltura. Sono considerati Giovani startupper con titolo i giovani, cittadini dell’Unione Europea e residenti in Italia da almeno due anni, non ancora imprenditori agricoli che abbiano conseguito almeno uno dei seguenti titoli di studio:
    • diploma rilasciato da istituto tecnico agrario e professionale per l’agricoltura,
    • diploma di laurea triennale o magistrale.

In questo caso, la finalità ammessa consiste nell’acquisto di un terreno destinato ad essere utilizzato per una nuova iniziativa imprenditoriale agricola condotta dal giovane startupper.

Agevolazioni concesse

L’operazione consiste, in alternativa:

  • nell’acquisto di un terreno da parte di ISMEA, e nella successiva assegnazione con Patto di Riservato Dominio (PRD) del medesimo terreno al richiedente. In questa fase, il richiedente assumerà l’impegno di rimborsare la somma dovuta a ISMEA (con conseguente cancellazione del PRD) entro un termine tra i quindici ed i trenta anni;
  • nella concessione di un mutuo ipotecario finalizzato all’acquisto di un terreno da parte del richiedente.

Il valore massimo del finanziamento è proposto in:

  • 500.000 euro, in caso di giovani imprenditori agricoli e giovani startupper con esperienza;
  • 000 euro, in caso di giovani startupper con titolo.

Il finanziamento, con durata massima di 30 anni, viene rimborsato con il pagamento di una rata costante, semestrale e posticipata e può essere richiesto un preammortamento, nel limite massimo di ventiquattro mesi, a discrezione dell’Istituto.

Il tasso applicato partirà dal tasso base UE al quale verrà aggiunto uno spread, dallo 0,60% al 2,2%, a seconda del rating dell’azienda.

Per i giovani startupper (GSE e GST), che si insediano, o si sono insediati da non più di sei mesi, per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo azienda, è possibile accedere, in aggiunta al finanziamento, al premio di primo insediamento.

In sede di domanda, il giovane startupper (GSE e GST) dovrà chiedere espressamente il riconoscimento della predetta agevolazione, avendo cura di compilare, in aggiunta alla documentazione prevista per l’attivazione dello strumento in via ordinaria, un piano aziendale utilizzando a supporto per la dimostrazione della sostenibilità economico-finanziaria dell’iniziativa il modello di business plan reso disponibile sul portale dedicato.

L’agevolazione, che consiste in complessivi 100 mila euro, può essere erogata:

  • per un massimo del 60% (fino a 60 mila euro) all’atto della concessione dell’aiuto;
  • per il restante 40% (fino a 40 mila euro), dopo l’accertamento, da parte di ISMEA dell’avvenuta realizzazione del piano aziendale.

Presentazione delle domande

Le domande potranno essere presentate, attraverso il portale ISMEA, dalle ore 12.00 del giorno mercoledì 30 ottobre 2024, data di apertura dello sportello telematico, fino alle ore 12.00 del giorno venerdì 29 novembre 2024.

IRFIS: nuovi investimenti green per le imprese operanti in Sicilia.

IRFIS mette a disposizione delle imprese operanti in Sicilia un nuovo prodotto volto a finanziare i programmi di investimento sostenibili, che producano benefici chiari all’ambiente, che possano essere valutati e, ove possibile, quantificati e misurati.

Il finanziamento, della durata massima di 15 anni ivi compreso un periodo massimo di 4 anni di preammortamento, deve avere un importo minimo di 500.000 Euro (importo ridotto a 250.000 Euro per le PMI agricole colpite dal grave turbamento dell'economia causato dall'aggressione russa all'Ucraina e che intendono effettuare investimenti destinati alla realizzazione di impianti per la produzione di energia rinnovabile) e massimo di 2.000.000 Euro, calcolati sulla base del rating dell’impresa richiedente, e non potrà superare l’80%  dell’investimento.

Il rimborso del finanziamento avverrà con rate mensili o trimestrali e il tasso di interesse applicabile sarà calcolato sulla base di quello di riferimento, maggiorato di uno spread – correlato al rating e alla durata dell’operazione - che sarà oggetto di una riduzione di 20 punti base. Ammontano all’1,5% le spese di istruttoria.

La valutazione della domanda di finanziamento, oltre che sulla base del merito creditizio, si fonderà sulla validità e sostenibilità del programma di investimento anche riguardo agli obiettivi ESG (Enviornmental, Social, Governance).

Decreto Agricoltura: moratoria mutui e finanziamenti

La legge di conversione del D.L. 15.05.2024, n. 63, cosiddetto “decreto Agricoltura”, introduce una moratoria su mutui e finanziamenti per le imprese agricole, della pesca e dell'acquacoltura.

Possono accedere alla moratoria le imprese che hanno subito:

  • un calo del volume d'affari di almeno il 20%;
  • una riduzione della produzione, pari almeno al 30%;
  • una riduzione almeno pari al 20% delle quantità conferite o della produzione primaria nel 2023, nel caso delle cooperative agricole.

I soggetti che dispongono dei requisiti per la moratoria beneficiano:

  • della sospensione per 12 mesi del pagamento della quota capitale delle rate dei mutui e dei finanziamenti in scadenza nel 2024;
  • della proroga per 12 mesi dei termini di rimborso senza oneri per le parti;
  • del differimento automatico della scadenza delle garanzie rilasciate dal Fondo di garanzia e dall'ISMEA.

Viene inoltre introdotta, per il tramite del Fondo per la sovranità alimentare, la finanziabilità della copertura, totale o parziale, degli interessi passivi dei finanziamenti bancari di credito agrario e peschereccio per le imprese attive al 31.12.2021.

Tra le novità apportate al Decreto in sede di conversione, si segnalano anche gli stanziamenti per contribuire alla ristrutturazione delle imprese agricole, in particolare del settore olivicolo-oleario, agrumicolo e lattiero-caseario e la concessione di contributi in favore degli imprenditori agricoli che svolgono attività di allevamento di specie e razze autoctone a rischio di estinzione o a limitata diffusione, nonché la possibilità di destinare risorse a produttori di grano duro e dell'intera filiera produttiva cerealicola, nonché a imprese e consorzi della pesca e dell'acquacoltura per interventi di conto capitale destinati al sostegno e allo sviluppo della filiera ittica e di contrasto alla crisi economica generata dalla proliferazione del granchio blu.

Specializzazione intelligente: contributi per le imprese del Sud

È ormai finalmente operativo il bando destinato alle imprese del Sud Italia e che sostiene progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale nell’ambito della Strategia nazionale di specializzazione intelligente (SNSI). Vediamone le caratteristiche principali.

Soggetti beneficiari

Possono accedere al contributo:

  • tutte le imprese, di qualsiasi dimensione, purché abbiano almeno due bilanci approvati al momento della presentazione della domanda di agevolazioni ed esercitino attività industriali, agroindustriali, artigiane e di servizi all’industria;
  • le imprese agricole che operino come soggetti co-proponenti;
  • i Centri di ricerca.

I progetti possono essere presentati sia singolarmente che in forma congiunta. In quest’ultimo caso possono essere presenti un numero massimo di 5 imprese e l’importo progettuale a carico di ciascuna impresa deve essere di valore non inferiore a 3.000.000 euro.

I progetti, come detto, dovranno essere realizzati nelle Regioni meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia) e dovranno prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a euro 3.000.000 e non superiori a euro 20.000.000.

Progetti e spese ammissibili

I progetti ammissibili alle agevolazioni devono prevedere la realizzazione di attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale, finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali, nell’ambito delle aree tematiche e delle traiettorie di sviluppo definite dalla Strategia nazionale di specializzazione intelligente ovvero nell’ambito di altre aree tematiche e traiettorie di sviluppo non rientranti nella predetta Strategia, al fine di contribuire ad alimentare il processo di scoperta imprenditoriale e il conseguente adattamento evolutivo della stessa.

Le spese ammesse sono le seguenti:

  • il personale dell’impresa proponente, limitatamente a tecnici, ricercatori e altro personale ausiliario, nella misura in cui sono impiegati nelle attività di ricerca e di sviluppo oggetto del progetto. Sono esclusi i costi del personale con mansioni amministrative, contabili e commerciali;
  • gli strumenti e le attrezzature, nella misura e per il periodo in cui sono utilizzati per il progetto di ricerca e sviluppo. Nel caso in cui il periodo di utilizzo per il progetto degli strumenti e delle attrezzature sia inferiore all’intera vita utile del bene, sono ammissibili unicamente le quote di ammortamento fiscali ordinarie relative al periodo di svolgimento del progetto;
  • i servizi di consulenza, di ricerca contrattuale e gli altri servizi utilizzati per l’attività del progetto di ricerca e sviluppo, inclusa l’acquisizione o l’ottenimento in licenza dei risultati di ricerca, dei brevetti e del know-how, tramite una transazione effettuata alle normali condizioni di mercato;
  • le spese generali relative al progetto;
  • i materiali utilizzati per lo svolgimento del progetto.

Agevolazioni concedibili

I soggetti proponenti possono beneficiare di due diverse forme di agevolazione:

  • finanziamento agevolato, per una percentuale del 50% delle spese ammissibili, concesso con tasso pari al 20% del tasso di riferimento e con durata da 4 a 15 anni;
  • contributo alla spesa per una percentuale delle spese ammissibili pari a:
    • 30% per le piccole imprese;
    • 25% per le medie imprese;
    • 15% per le grandi imprese;
    • 10% di maggiorazione (in questo caso il finanziamento scende dal 50% al 40%) spettante in caso di progetto:
      • realizzato interamente nelle Regioni meno sviluppate;
      • realizzato nell’ambito di un progetto congiunto:
        • realizzato congiuntamente tra più imprese proponenti che siano tra loro indipendenti;
        • in cui ciascuna impresa non sostenga, da sola, più del 70% dei costi complessivi ammissibili e in cui sia presente almeno una PMI tra le imprese proponenti;
      • che preveda un’ampia diffusione dei risultati attraverso conferenze, pubblicazioni, banche dati di libero accesso o software open source o gratuito;
      • che preveda l’impegno dell’impresa beneficiaria a rendere disponibili alle parti interessate nello Spazio economico europeo, con frequenza costante, i risultati dell’attività di ricerca e sviluppo finanziata che siano protetti da diritti di proprietà intellettuale, attraverso licenze per l’utilizzo degli stessi, a prezzo di mercato e condizioni non esclusive e non discriminatorie

Termini di presentazione

Le domande potranno essere presentate a partire dal 10 settembre 2024.

Interventi per le start up nel settore delle uve da vitigni antichi

Irfis Finsicilia è gestore dell’intervento denominato “Interventi a favore delle start up produttive nel settore delle uve da vitigni antichi – ‘reliquia’” con una dotazione complessiva di 1 milione di euro. Scopo della misura è quella di rafforzare l’accesso alle agevolazioni al credito delle imprese agricole operanti in Sicilia che siano in fase di start up produttiva di uve da vitigni antichi, detti “reliquia”, sostenerne l’avviamento, l’implementazione della rete commerciale e l’approvvigionamento delle materie prime occorrenti per detta produzione, nonché di favorirne lo sviluppo e la crescita. Vediamo in cosa consiste la misura.

Imprese beneficiarie

Imprese agricole operanti in Sicilia che siano in fase di start up produttiva di uve da vitigni antichi, detti reliquia, con avvio dell’attività in data non antecedente a 12 mesi dall’emanazione del decreto assessoriale n. 41 del 23 aprile 2024.

Importo finanziato

Vengono finanziati interventi dell’importo complessivo di 250.000 euro, ivi compreso un eventuale contributo a fondo perduto pari al 20% di tale importo.

Durata e condizioni del finanziamento

Il finanziamento può avere una durata massima di 5 anni, con rate trimestrali o semestrali, con un tasso non superiore al “tasso BCE” maggiorato di uno spread dello 0,25%.

L’operazione sconterà una commissione dell’1,25% dell’importo erogato a carico dell’impresa beneficiaria. Al momento della presentazione della domanda andrà altresì versata una quota non rimborsabile pari allo 0,2% dell’importo del finanziamento.

Merito creditizio

Le agevolazioni possono anche essere concesse senza valutazione del merito creditizio ma, in tal caso, l’istanza dovrà essere corredata da attestazione da parte di un professionista abilitato che l’impresa si trova in transitoria difficoltà, ma che presenta concrete prospettive per il risanamento e superamento della stessa.

Garanzie

A garanzia del finanziamento potranno essere prodotte garanzie reali e/o extraziendali, garanzie consortili, fideiussioni e garanzie rilasciate da enti pubblici.

Procedura di valutazione

L’istruttoria delle domande avverrà “a sportello” fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

Fondo di garanzia PMI: cosa cambia dal 2024

Il decreto collegato alla Legge di Bilancio 2024 prevede delle importanti modifiche all’operatività del Fondo di garanzia PMI, uno strumento di garanzia pubblica molto utilizzato dalle aziende per agevolare la concessione del credito bancario.

Alcune delle disposizioni previste in periodo COVID vengono confermate, quali:

  • l’importo massimo garantito per singola impresa pari a 5 milioni di euro
  • l’ammissibilità al fondo anche delle imprese small mid-cap con numero di addetti tra 250 e 499 unità
  • l’ammissibilità degli enti del terzo settore e degli enti religiosi
  • la gratuità della garanzia per le microimprese

Invece non sono più ammesse alla garanzia le imprese che, nel modello di rating, rientrano in fascia 5.

Cambiano invece le percentuali di garanzia, salvo quella per le operazioni di investimento che rimane all’80%. Per il 2024 queste le percentuali di garanzia applicabili:

  • 80% per operazioni di investimento
  • 80% per operazioni di importo ridotto fino a 40.000 euro, ovvero fino a 80.000 euro nel caso di richiesta di garanzia presentata in modalità di riassicurazione da soggetti garanti autorizzati
  • 80% per operazioni di microcredito, per operazioni di importo massimo fino a 50.000 euro
  • 80% per operazioni nuova Sabatini
  • 80% per start-up, start-up innovative e incubatori certificati
  • 80% per enti del terzo settore, iscritti al RUNTS e per operazioni non superiori a 60.000 euro
  • 60% per operazioni di liquidità (imprese in fascia 3 e 4 del modello di valutazione)
  • 55% per operazioni di liquidità (imprese in fascia 1 e 2 del modello di valutazione)
  • 50% per operazioni di capitale di rischio
  • 40% per small mid-cap a fronte di operazioni per investimento e per small mid-cap start-up innovative.
  • 30% per small mid-cap a fronte di operazioni di liquidità

L’importo della commissione per l’accesso alla garanzia del fondo è pari:

  • a 0%, quindi gratuita, per le microimprese
  • dello 0,5% per le piccole imprese
  • dell’1% per le medie imprese
  • dell’1,25% per le small mid-cap (con numero di addetti tra 250 e 499)

Bando per insediamento giovani agricoltori

La Regione Siciliana ha pubblicato il bando SRE01 – Insediamento giovani agricoltori, nell’ambito del Piano Strategico della PAC Italia 2023-2027. Il bando è finalizzato alla concessione di un sostegno a giovani imprenditori agricoli di età fra 18 anni e 41 anni non compiuti che si insediano per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo dell’azienda, dietro presentazione di un piano aziendale per lo sviluppo dell’attività agricola.

Soggetti beneficiari

Il bando è rivolto ai giovani agricoltori aventi i seguenti requisiti:

  • età compresa tra 18 e 41 anni non compiuti al momento della presentazione della domanda;
  • adeguata formazione o competenza professionale al momento della presentazione della domanda o entro la conclusione del piano aziendale e comunque entro 36 mesi dalla data di notifica del decreto di concessione;
  • presenza di un Piano Aziendale per lo sviluppo dell’attività;
  • necessità di insediarsi per la prima volta in un’azienda agricola in qualità di capo azienda. Il beneficiario può essere già capo azienda di un’impresa agricola e deve essersi insediato da meno di 12 mesi decorrenti dalla data di presentazione della domanda di sostegno;
  • necessità di insediarsi in un’azienda che non deriva da un frazionamento di un’azienda familiare di proprietà di parenti o affini entro il 2° grado o da una suddivisione di una società in cui siano presenti, in qualità di soci e/o amministratori, parenti o affini entro il 1° grado;
  • non aver già beneficiato del premio di primo insediamento nell’ambito della politica di sviluppo rurale comunitaria;
  • avere un insediamento in aziende con produzione standard:
    • uguale o maggiore di euro 8.000,00 per le aziende localizzate nelle Isole minori e per le aziende localizzate in Zone svantaggiate e montane;
    • uguale o maggiore di euro 10.000,00 per le aziende localizzate in altre zone diverse da quelle sopracitate;
    • minore di euro 250.000 in tutti i casi.

Beneficio concesso

Il sostegno è pari ad Euro 50.000, concesso forfettariamente a seguito di piena e regolare attuazione del Piano Aziendale.

L’importo viene erogato in due rate:

  • il 40% a titolo di acconto, a seguito della decisione con cui è concesso il sostegno;
  • il 60% a saldo dopo la verifica della piena attuazione del Piano Aziendale.

Il Piano Aziendale dovrà descrivere lo sviluppo dell’attività agricola, evidenziando anche eventuali fabbisogni formativi e di consulenza, e dovrà essere sottoscritto da tecnici abilitati e debitamente asseverato.

Presentazione della domanda

Le domande dovranno essere rilasciate attraverso il portale SIAN a partire dal 15 ottobre 2023 e per novanta giorni.

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