Nuova Sabatini: aliquote maggiorate per investimenti “green” e nel Mezzogiorno

L’agevolazione c.d. “Nuova Sabatini” prevede un contributo parziale a copertura degli interessi relativi al finanziamento stipulato per l’acquisto, anche mediante contratto di leasing, di beni strumentali nuovi. L’accesso è consentito per tutti i settori produttivi con eccezione delle attività finanziarie o assicurative e delle attività connesse all’esportazione e per gli interventi subordinati all’impiego preferenziale di prodotti interni rispetto ai prodotti di importazione.

La misura finanzia l’acquisto di beni strumentali nuovi che rientrino nelle categorie:

  • impianti e macchinari (classificazione di bilancio B.II.2)
  • attrezzature industriali e commerciali (classificazione di bilancio B.II.3)
  • altri beni (classificazione di bilancio B.II.4)
  • software e tecnologie digitali

Con Decreto del Ministero dello Sviluppo Economico del 22 aprile 2022, la normativa ormai collaudata viene integrata prevedendo nuovi incentivi per gli investimenti nel Mezzogiorno e per gli investimenti “green”. Vediamo in cosa consistono.

Sabatini Sud

La Nuova Sabatini Sud è rivolta ad agevolare gli investimenti delle micro e piccole imprese (con esclusione quindi delle medie) aventi sede legale o un’unità locale nelle regioni Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.

All’interno della misura, possono essere finanziati programmi di investimento 4.0 nel limite complessivo di 60 milioni di euro, con un tasso di interesse annuo, calcolato su un finanziamento di cinque anni, pari al 5,5%.

Le domande potranno essere presentate attraverso una piattaforma che verrà messa a disposizione dal MISE ma che non è ancora attiva.

Sabatini Green

La Nuova Sabatini Green mira a sostenere gli investimenti delle PMI in beni strumentali a basso impatto ambientale, attraverso un finanziamento della durata massima di 5 anni a copertura del 100% dell’investimento, per una somma non inferiore a 20.000 euro e non superiore ai 4 milioni.

Sono ammissibili anche le spese di leasing relative a macchinari e attrezzature necessari a realizzare i programmi di investimento, a patto che l’impresa lo specifichi al momento di stipula del contratto finanziario.

Ai fini dell’ammissibilità alle agevolazioni, i programmi devono prevedere investimenti che, considerati singolarmente ovvero nel loro insieme, presentano autonomia funzionale.

Non è ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano il suddetto requisito, fatti salvi gli investimenti che integrano, con nuovi moduli, l’impianto o il macchinario preesistente, introducendo una nuova funzionalità nell’ ambito del ciclo produttivo dell’impresa.

Non sono, in ogni caso, ammissibili i programmi concernenti l’acquisto di beni che costituiscono mera sostituzione di beni esistenti.

Le agevolazioni sono concesse nella forma di contributo in conto impianti, pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni, con un tasso di interesse che varia con la natura dell’intervento:

  • per gli investimenti in beni strumentali è pari al 2,75%
  • per gli investimenti 4.0 e da ora anche quelli green è pari al 3,575%.

Anche per questa agevolazione le modalità di presentazione delle domande di accesso verranno successivamente comunicate dal MISE.

La concessione del finanziamento, sia per la Nuova Sabatini Green che per la Nuova Sabatini Sud, può essere assistita dalla garanzia del Fondo di garanzia, nei limiti e alle condizioni di operatività del Fondo stesso.

Camera di Commercio Messina - Bando voucher digitali i4.0

La Camera di Commercio di Messina (ma analoghi bandi sono stati emanati anche dalle altre Camere di Commercio) ha pubblicato il Bando voucher digitali per l’anno 2022 con lo scopo di promuovere la diffusione della cultura e della pratica digitale nelle PMI e, in particolare:

  • sviluppare la capacità di collaborazione tra PMI e tra esse e soggetti altamente qualificati nel campo dell’utilizzo delle tecnologie I4.0, attraverso la realizzazione di progetti mirati all’introduzione di nuovi modelli di business 4.0 e modelli green oriented;
  • promuovere l’utilizzo, da parte delle PMI della circoscrizione territoriale camerale, di servizi o soluzioni focalizzati sulle nuove competenze e tecnologie digitali in attuazione della strategia definita nel Piano Transizione 4.0;
  • favorire interventi di digitalizzazione ed automazione funzionali alla continuità operativa delle imprese durante l’emergenza sanitaria da Covid-19 e alla ripartenza nella fase post-emergenziale.

Soggetti beneficiari

Sono ammissibili al voucher le PMI che presentano i seguenti requisiti:

  • abbiano sede legale nella circoscrizione territoriale della Camera di commercio di Messina;
  • siano attive e in regola con l’iscrizione al Registro delle Imprese;
  • siano in regola con il pagamento del diritto annuale;
  • non siano in stato di fallimento, liquidazione (anche volontaria), amministrazione controllata, concordato preventivo o in qualsiasi altra situazione equivalente secondo la normativa vigente;
  • abbiano legali rappresentanti, amministratori (con o senza poteri di rappresentanza) e soci per i quali non sussistano cause di divieto, di decadenza, di sospensione previste dall’art. 67 del D.lgs. 6 settembre 2011, n.159 (Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia). I soggetti sottoposti alla verifica antimafia sono quelli indicati nell’art. 85 del D.lgs. 6 settembre 2011, n.159;
  • abbiano assolto gli obblighi contributivi e siano in regola con le normative sulla salute e sicurezza sul lavoro di cui al D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni e integrazioni;
  • non abbiano forniture di servizi in corso di erogazione con la Camera di commercio di Messina ai sensi dell’art. 4, comma 6, del D.L. 95 del 6 luglio 2012, convertito nella L. 7 agosto 2012, n. 1354.

Chi ha già beneficiato del voucher per l’anno 2021 non potrà presentare domanda di agevolazione anche per il 2022.

Spese ammissibili

Il bando finanzia le seguenti tipologie di spese:

  • servizi di consulenza e/o formazione, relativi a una o più tecnologie del piano impresa 4.0. Tali spese devono rappresentare almeno il 30% dei costi ammissibili.
  • acquisto di beni strumentali materiali e immateriali, inclusi dispositivi e spese di connessione, funzionali all’introduzione delle suddette tecnologie, nel limite massimo del 70% dei costi ammissibili.

Sono in ogni caso escluse dalle spese ammissibili quelle per:

  • trasporto, vitto e alloggio;
  • servizi di consulenza specialistica relativi alle ordinarie attività amministrative aziendali o commerciali, quali, a titolo esemplificativo, i servizi di consulenza in materia fiscale, contabile, legale, o di mera promozione commerciale o pubblicitaria;
  • servizi per l’acquisizione di certificazioni (es. ISO, EMAS, ecc.);
  • servizi di supporto e assistenza per adeguamenti a norme di legge.

Beneficio concesso

L’importo dei voucher erogati non potrà superare i 5.000 euro e sarà pari al 70% delle spese ammissibili, con un investimento minimo di 2.000 euro.

Modalità di presentazione delle domande

Le domande andranno presentate attraverso lo sportello on line “Contributi all’imprese” all’interno del sistema Webtelemaco di Infocamere – Servizi e-gov, dalle ore 8:00 del 20/06/2022 alle ore 21:00 del 24/06/2022.

Fondo imprese creative

Fondo imprese creative: in arrivo un fondo perduto e un finanziamento agevolato

La legge di bilancio 2021 aveva creato un fondo per le piccole e medie imprese creative finalizzato alla nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese operanti nel settore creativo, attraverso la concessione di contributi, l’agevolazione nell’accesso al credito e la promozione di strumenti innovativi di finanziamento. Il 2 febbraio 2022 è stato messo il primo tassello per questo incentivo, gestito da Invitalia, che a breve sarà pienamente operativo. Vediamone i dettagli.

CHI FINANZIA

Il fondo finanzia le micro, piccole e medie imprese, con sede legale e operative ubicata sul territorio nazionale, già costituite o in fase di costituzione, che svolgano un’attività ricompresa in uno dei seguenti codici ATECO:

  • 10.00 Preparazione e filatura di fibre tessili;
  • 20.00 Tessitura;
  • 91.00 Fabbricazione di tessuti a maglia;
  • 92.10 Confezionamento di biancheria da letto, da tavola e per l'arredamento;
  • 92.20 Fabbricazione di articoli in materie tessili nca;
  • 93.00 Fabbricazione di tappeti e moquette;
  • 94.00 Fabbricazione di spago, corde, funi e reti;
  • 95.00 Fabbricazione di tessuti non tessuti e di articoli in tali materie (esclusi gli articoli di abbigliamento);
  • 96.10 Fabbricazione di nastri, etichette e passamanerie di fibre tessili;
  • 99.10 Fabbricazione di ricami;
  • 99.20 Fabbricazione di tulle, pizzi e merletti;
  • 11.00 Confezione di abbigliamento in pelle e similpelle;
  • 13.20 Sartoria e confezione su misura di abbigliamento esterno;
  • 19.10 Confezioni varie e accessori per l'abbigliamento;
  • 12.09 Fabbricazione di altri articoli da viaggio, borse e simili, pelletteria e selleria;
  • 10.00 Taglio e piallatura del legno;
  • 2 Fabbricazione di prodotti in legno, sughero, paglia e materiali da intreccio;
  • 29.19 Fabbricazione di altri prodotti vari in legno (esclusi i mobili);
  • 29.20 Fabbricazione dei prodotti della lavorazione del sughero;
  • 29.30 Fabbricazione di articoli in paglia e materiali da intreccio;
  • 29.40 Laboratori di corniciai;
  • 29 Fabbricazione di altri articoli di carta e cartone;
  • 1 Stampa e servizi connessi alla stampa;
  • 13 Lavorazioni preliminari alla stampa e ai media;
  • 14 Legatoria e servizi connessi;
  • 20 Stampa e riproduzione di supporti registrati;
  • 19.20 Lavorazione di vetro a mano e a soffio artistico;
  • 41.00 Fabbricazione di prodotti in ceramica per usi domestici e ornamentali;
  • 49.00 Fabbricazione di altri prodotti in ceramica;
  • 70.20 Lavorazione artistica del marmo e di altre pietre affini, lavori in mosaico;
  • 99.30 Fabbricazione di oggetti in ferro, in rame ed altri metalli;
  • 52 Fabbricazione orologi;
  • 09.05 Finitura mobili;
  • 1 Fabbricazione d gioielleria, bigiotteria e articoli connessi, lavorazione delle pietre preziose;
  • 2 Fabbricazione di strumenti musicali;
  • 4 Fabbricazione di giochi e giocattoli;
  • 11Edizione di libri;
  • 14 Edizione di riviste e periodici;
  • 19.00 Altre attività editoriali;
  • 21 Edizione di giochi per computer;
  • 59 Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, di registrazioni musicali e sonore;
  • 10.00 Trasmissioni radiofoniche;
  • 20.0 Programmazione e trasmissioni televisive;
  • 01 Produzione di software non connesso all'edizione;
  • 12 Portali web;
  • 21 Pubbliche relazioni e comunicazione;
  • 1 Attività degli studi di architettura, ingegneria ed altri studi tecnici;
  • 11 Agenzie pubblicitarie;
  • 1 Attività di design specializzate;
  • 20.1 Attività di riprese fotografiche;
  • 20.2 Laboratori fotografici per lo sviluppo e la stampa;
  • 90 Attività creative, artistiche e di intrattenimento, con esclusione del Codice 90.03.01 Attività dei giornalisti indipendenti;
  • 0 Attività di biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali;
  • 24 Riparazione di mobili e di oggetti di arredamento; laboratori di tappezzeria;
  • 25 Riparazione orologi.

Le agevolazioni possono essere concesse anche a imprese non costituenti imprese creative che partecipino a progetti integrati con imprese creative.

PROGETTI AMMISSIBILI

I progetti finanziabili devono avere le seguenti caratteristiche:

  • prevedere spese ammissibili, comprese quelle relative al capitale circolante, non superiori ad Euro 500.000 al netto di Iva;
  • avere una durata non superiore a 24 mesi;
  • riguardare:
    • per le imprese costituite da non più di 5 anni, l’avvio o lo sviluppo dell’impresa creativa
    • per le imprese costituite da più di 5 anni, l’ampliamento o la diversificazione della propria offerta di prodotti e servizi e del proprio mercato di riferimento o l’introduzione di innovazioni ed efficientamento del processo produttivo.

I programmi di investimento possono essere presentati anche nell’ambito di progetti integrati, qualora l’integrazione consenta alle imprese proponenti di realizzare effettivi vantaggi competitivi in relazione all’attività oggetto dell’iniziativa. Il progetto integrato può includere programmi presentati da imprese non costituenti imprese creative a condizione che esso sia realizzato nell’ambito del settore creativo e con un ruolo non preponderante delle imprese diverse dalle imprese creative, tenuto conto del numero dei partecipanti, dei costi di ciascun programma e delle caratteristiche dell’integrazione progettuale.

SPESE AMMISSIBILI

Le spese ammissibili per ogni progetto sono le seguenti:

  • immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purché coerenti e funzionali all’attività d’impresa, a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata, dimensionati alla effettiva produzione ed identificabili singolarmente;
  • immobilizzazioni immateriali, necessarie all’attività oggetto dell’iniziativa agevolata, incluso l’acquisto di brevetti o acquisizione di relative licenze d’uso;
  • opere murarie nel limite del 10% (dieci per cento) del programma complessivamente considerato ammissibile;
  • esigenze di capitale circolante, nel limite del 50% (cinquanta percento) delle spese e dei costi precedenti, appartenenti alle seguenti categorie:
    • materie prime, sussidiarie, materiali di consumo e merci;
    • servizi di carattere ordinario, diversi da quelli compresi nelle spese di cui al comma 4, lettera c), strettamente necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa;
    • godimento di beni di terzi, inclusi spese di noleggio, canoni di leasing, housing/hosting
    • utenze;
    • perizie tecniche, spese assicurative connesse al progetto, fidejussioni bancarie connesse al progetto;
    • costo del lavoro dipendente assunto a tempo indeterminato che non benefici di alcun’altra agevolazione, anche indiretta, o a percezione successiva, impiegato nel programma di investimento.

AGEVOLAZIONI CONCESSE

Le agevolazioni previste dal fondo coprono un massimo dell’80% delle spese ammissibili, così suddivisi:

  • una quota massima pari al 40 per cento delle spese ammissibili nella forma del contributo a fondo perduto;
  • una quota massima pari al 40 per cento delle spese ammissibili nella forma del finanziamento agevolato, a un tasso pari a zero e della durata massima di dieci anni.

MODALITA’ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

Le domande potranno essere presentate attraverso il sito Invitalia con procedura valutativa a sportello. Si è però in attesa dei successivi provvedimenti attuativi che renderanno lo sportello pienamente operativo.

Fondo impresa donna

Fondo impresa donna: domande dal 5 maggio

Diventa finalmente operativo il “Fondo a sostegno dell’impresa femminile” di cui all’art. 1, commi 97 e ss., legge n. 178/2020, che nasce con l’obiettivo di promuovere e sostenere l’avvio e il rafforzamento dell’imprenditoria femminile, la diffusione dei valori dell’imprenditorialità e del lavoro tra la popolazione femminile, nonché di massimizzare il contributo quantitativo e qualitativo delle donne allo sviluppo economico e sociale del Paese.

Vediamo i contorni dell’agevolazione e i termini di presentazione delle relative domande.

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DEFINIZIONE DI IMPRESA FEMMINILE

Per impresa femminile si intende l’impresa che presenti le seguenti caratteristiche:

  • imprese individuali la cui titolare è donna;
  • cooperative e società di persone con almeno il 60% di donne socie;
  • società di capitale con quote e componenti del CdA per almeno due terzi al femminile;
  • lavoratrici autonome.

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INCENTIVI PER LA NASCITA DELLE IMPRESE FEMMINILI

Possono beneficiare dell’incentivo le imprese femminili con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

Sono ammissibili programmi di investimento per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile nei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli
  • fornitura di servizi, in qualsiasi settore
  • commercio e turismo

I progetti non potranno superare euro 250.000,00 al netto di Iva e dovranno essere realizzate entro 24 mesi dal provvedimento di concessione.

Le spese ammissibili sono quelle relative a:

  • immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purche' coerenti e funzionali all'attivita' d'impresa, a servizio esclusivo dell'iniziativa agevolata. Rientrano in tale categoria di spesa anche le seguenti voci:
    • spese connesse all’installazione di macchinari, impianti e attrezzature
    • macchinari, impianti e attrezzature necessari per l’erogazione di servizi con la formula della sharing economy, purché i predetti beni siano identificabili singolarmente e localizzabili in modalità digitale
    • opere edili, esclusivamente nel limite del 30% del programma di spesa agevolabile, strutture mobili e prefabbricati a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata, purché amovibili e strettamente funzionali al raggiungimento degli obiettivi del programma agevolato
  • immobilizzazioni immateriali, necessarie all'attività oggetto dell'iniziativa agevolata. Rientrano in tale categoria di spesa anche le seguenti voci:
    • spese per acquisizione di brevetti
    • spese per acquisizione di programmi informatici e soluzioni tecnologiche, commisurate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa femminile
  • servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
  • personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell'iniziativa agevolata;
  • esigenze di capitale circolante nel limite del 20% (venti per cento) delle spese complessivamente ritenute ammissibili.

Gli incentivi consistono in contributi a fondo perduto che coprono l’80% delle spese su una spesa massima ammissibile di 100.000 euro. Nel caso di donne disoccupate la copertura sale al 90%, mentre scende al 50% per le spese che superano i 100.000 euro e fino a 250.000 euro.

Per questa linea di finanziamento, le domande potranno essere compilate a partire dal 5 maggio 2022 e potranno essere presentate a partite dal 19 maggio 2022.

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INCENTIVI PER LO SVILUPPO E IL CONSOLIDAMENTO DELLE IMPRESE FEMMINILI

Possono beneficiare dell’incentivo le imprese femminili con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, costituite da almeno dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

Sono ammissibili programmi di investimento volti al consolidamento di imprese femminili nei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli
  • fornitura di servizi, in qualsiasi settore
  • commercio e turismo

I progetti non potranno superare euro 400.000,00 al netto di Iva e dovranno essere realizzate entro 24 mesi dal provvedimento di concessione.

Le spese ammissibili sono quelle relative a:

  • immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purchè coerenti e funzionali all'attività d'impresa, a servizio esclusivo dell'iniziativa agevolata. Rientrano in tale categoria di spesa anche le seguenti voci:
    • spese connesse all’installazione di macchinari, impianti e attrezzature
    • macchinari, impianti e attrezzature necessari per l’erogazione di servizi con la formula della sharing economy, purché i predetti beni siano identificabili singolarmente e localizzabili in modalità digitale
    • opere edili, esclusivamente nel limite del 30% del programma di spesa agevolabile, strutture mobili e prefabbricati a servizio esclusivo dell’iniziativa agevolata, purché amovibili e strettamente funzionali al raggiungimento degli obiettivi del programma agevolato
  • immobilizzazioni immateriali, necessarie all'attività oggetto dell'iniziativa agevolata. Rientrano in tale categoria di spesa anche le seguenti voci:
    • spese per acquisizione di brevetti
    • spese per acquisizione di programmi informatici e soluzioni tecnologiche, commisurate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa femminile
  • servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
  • personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell'iniziativa agevolata;
  • esigenze di capitale circolante:
    • nel limite del 20% (venti per cento) delle spese complessivamente ritenute ammissibili, per le imprese costituite da non più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda
    • nel limite del 25% (venticinque per cento) e, comunque, nella misura massima dell’80% della media del circolante degli ultimi tre esercizi, per le imprese costituite da più di 36 mesi alla data di presentazione della domanda

Gli incentivi vengono differenziati in base all’età dell’azienda e, precisamente:

  • per aziende avviate da almeno un anno e da meno di tre anni gli incentivi consisteranno per il 50% in contributi a fondo perduto e per un altro 50% in un finanziamento agevolato di 8 anni a tasso zero, fino all’80% delle spese ammissibili il cui tetto massimo è di 400.000 euro;
  • per aziende che hanno più di tre anni, le spese di investimento saranno incentivate sia con fondo perduto che con finanziamento agevolato, mentre le spese di capitale circolante saranno incentivate solo con il contributo a fondo perduto. Anche qui il tetto massimo di spesa è di 400.000 euro.

Per questa linea di finanziamento, le domande potranno essere compilate a partire dal 24 maggio 2022 e potranno essere presentate a partire dal 7 giugno 2022.

Decreto energia

Le misure del Decreto Energia

Al fine di contenere i costi dell’energia elettrica e del gas naturale, aumentati rapidamente a seguito della crisi energetica, il Governo ha emanato il c.d. Decreto Energia (D.L. 17/2022) che prevede alcune misure ad hoc volte a ridurre il carico su cittadini e imprese.

Aiuti per l’autotrasporto

Per le imprese che esercitano attività di logistica e trasporto delle merci per conto terzi, aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia, è riconosciuto per l’anno 2022 un credito d’imposta pari al 15% del costo di acquisto, al netto dell'imposta sul valore aggiunto, del componente AdBlue necessario per la trazione dei mezzi di trasporto di ultima generazione Euro VI/D, comprovato mediante le relative fatture d'acquisto.

Al contempo, sempre per le medesime imprese, è riconosciuto un credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute, al netto dell’imposta sul valore aggiunto, per l’acquisto di gas naturale liquefatto utilizzato per la trazione dei mezzi così alimentati, comprovato mediante le relative fatture d'acquisto.

Viene infine incrementata la misura che riconosce una deduzione forfettaria dal reddito delle spese non documentate sostenute dalle imprese autorizzate all’autotrasporto di merci per conto terzi, nella misura di Euro 7,75 per i trasporti effettuati personalmente dall'imprenditore oltre il comune in cui ha sede l'impresa, ma nell'ambito della regione o delle regioni confinanti, e di 15,49 euro per quelli effettuati oltre tale ambito.

Contributo straordinario per le imprese a forte consumo di gas naturale

A parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti dalle imprese a forte consumo di gas naturale, alle stesse è riconosciuto un credito di imposta, pari al 15% della spesa sostenuta per l'acquisto del medesimo gas, consumato nel secondo trimestre solare dell'anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento del Mercato infragiornaliero (Mi-Gas) pubblicati dal Gestore del mercato energetico (Gme), abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio, riferito al medesimo trimestre dell'anno 2019.

Per imprese a forte consumo di gas naturale si considerano quelle che operano in uno dei settori di cui all'allegato 1 al decreto del ministro della Transizione ecologica n. 541/2021 e che hanno consumato, nel primo trimestre solare dell'anno 2022, un quantitativo di gas naturale per usi energetici non inferiore al 25% del volume di gas naturale indicato all'articolo 3, comma 1, del citato decreto ministeriale, al netto dei consumi di gas naturale impiegato in usi termoelettrici.

Credito d’imposta per investimenti in efficienza energetica e produzione di rinnovabili nel Mezzogiorno

Per chi effettua nelle regioni del Mezzogiorno investimenti volti a ottenere una migliore efficienza energetica e a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili, il Decreto Energia attribuisce, fino al 30 novembre 2023, un apposito credito d’imposta.

Sono considerati agevolabili i costi sostenuti per gli investimenti supplementari necessari per conseguire un livello più elevato di efficienza energetica e per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nell'ambito delle strutture produttive.

I criteri e le modalità di attuazione delle disposizioni saranno stabiliti con decreto del ministro per il Sud e la Coesione territoriale, di concerto con i ministri della Transizione ecologica, dello Sviluppo economico e dell'Economia e delle Finanze, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del “decreto Energia”.

Altre misure

Tra le altre misure previste dal decreto è opportuno citare:

  • l’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW, nonché alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico,
  • la riduzione dell’Iva al 5% e degli oneri generali per il settore gas,
  • il rafforzamento del bonus sociale per le famiglie con ISEE di circa 8.000 euro o di 20.000 nel caso di famiglie numerose e il credito d’imposta per le imprese energivore.
Nuove imprese a tasso zero

Nuove imprese a tasso zero

Con decreto direttoriale del 16 marzo 2022 vengono riaperti i termini per la presentazione di domande di giovani e donne che vogliono avviare imprese su tutto il territorio nazionale, attraverso agevolazioni con finanziamenti a tasso zero e contributi a fondo perduto erogati con la misura c.d. “Nuove imprese a tasso zero”.

Vediamo in cosa consiste l’agevolazione.

Soggetti beneficiari

L’incentivo è rivolto alle micro e piccole imprese:

  • costituite da non più di sessanta mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione
  • costituite in forma societaria
  • in cui la compagine societaria sia composta, per oltre la metà numerica dei soci e di quote di partecipazione, da soggetti di età compresa tra i 18 ed i 35 anni ovvero da donne.

Settori ammessi

Sono finanziabili le iniziative riferibili ai seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli
  • fornitura di servizi alle imprese e/o alle persone
  • commercio di beni e servizi
  • turismo

Spese ammissibili e agevolazioni concedibili per le imprese costituite da non più di 36 mesi

La misura copre le seguenti tipologie di spesa:

  • opere murarie e assimilate, comprese quelle riferibili ad opere di ristrutturazione dell’unità produttiva oggetto di intervento, nel limite del 30 (trenta) per cento dell’investimento ammissibile;
  • macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica
  • programmi informatici e servizi per le tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa
  • acquisto di brevetti o acquisizione di relative licenze d’uso;
  • consulenze specialistiche, nel limite del 5 (cinque) per cento dell’investimento ammissibile
  • oneri connessi alla stipula del contratto di finanziamento agevolato e oneri connessi alla costituzione della società.

Le agevolazioni concedibili sono le seguenti:

  • un finanziamento agevolato a tasso zero della durata di dieci anni
  • un contributo a fondo perduto per un massimo del 20% del totale dell’investimento e solo su alcune tipologie di spese (macchinari, impianti, attrezzature, programmi informatici e servizi TIC, acquisto di brevetti e licenze d’uso)

L’importo del finanziamento e del fondo perduto e del finanziamento non possono superare complessivamente il 90% della spesa ammissibile.

Spese ammissibili e agevolazioni concedibili per le imprese costituite da più di 36 mesi

La misura copre le seguenti tipologie di spesa:

  • limitatamente alle imprese operanti nel settore del turismo, l’acquisto dell’immobile sede dell’attività, nel limite massimo del 40 (quaranta) per cento dell’investimento complessivo ammissibile;
  • opere murarie e assimilate, comprese quelle riferibili ad opere di ristrutturazione dell’unità produttiva oggetto di intervento, nel limite del 30 (trenta) per cento dell’investimento complessivo ammissibile;
  • macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica
  • programmi informatici, brevetti, licenze e marchi e commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa.

Le agevolazioni concedibili sono le seguenti:

  • un finanziamento agevolato a tasso zero della durata di dieci anni
  • un contributo a fondo perduto per un massimo del 15% del totale dell’investimento e solo su alcune tipologie di spese (macchinari, impianti, attrezzature, programmi informatici, brevetti, licenze e marchi)

L’importo del finanziamento e del fondo perduto e del finanziamento non possono superare complessivamente il 90% della spesa ammissibile.

Irfis – Finanziamenti a tasso zero per imprese danneggiate dal COVID 19

È stato pubblicato l’Avviso Pubblico relativo alla concessione di finanziamenti agevolati a tasso zero in favore delle imprese con sede in Sicilia danneggiate dall’emergenza epidemiologica da COVID-19.

Soggetti beneficiari

La misura è destinata:

alle PMI (Piccole e Medie Imprese) che:

    • sono regolarmente costituite e iscritte come attive presso la CCIAA
    • hanno realizzato nel 2020 un fatturato inferiore almeno del 30% rispetto a quello realizzato nel 2019
    • sono in regola con il pagamento degli oneri contributivi ed assistenziali
    • non sono sottoposte a procedure concorsuali
    • non si trovano in stato di scioglimento o di liquidazione volontaria
    • non sono qualificabili come imprese in difficoltà

Sono comunque escluse le PMI che operano nei seguenti settori ATECO:

  • A - Agricoltura, silvicoltura e pesca;
  • O - Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria;
  • T - Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni
  • e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze;
  • U - Organizzazioni ed organismi extraterritoriali.

Importo del finanziamento e del contributo a fondo perduto

I beneficiari possono richiedere un finanziamento con le seguenti caratteristiche:

  • importo minimo: Euro 10.000
  • importo massimo: Euro 100.000
  • durata: 84 mesi successivi ad un preammortamento non superiore a 24 mesi
  • rimborso: 20 rate trimestrali costanti
  • tasso di interesse: 0%
  • nessuna garanzia richiesta.

Termini per la richiesta

Le richieste potranno essere presentate dalle ore 10:00 del 26 gennaio 2022 alle ore 17:00 del 31 marzo 2022 attraverso un apposito portale raggiungibile all’indirizzo https://sportelloincentivi.irfis.it

Le domande verranno valutate secondo l’ordine cronologico di presentazione e sino ad esaurimento delle risorse.

 

Finanziamenti agevolati e a fondo perduto per PMI e professionisti

È stato pubblicato l’Avviso Pubblico relativo all’azione 3.6.2. del PO FESR Sicilia 2014-2020 per la concessione di finanziamenti agevolati e contributi a fondo perduto a favore di operatori economici e liberi professionisti iscritti agli ordini professionali.

Soggetti beneficiari

La misura è destinata:

  • alle PMI (Piccole e Medie Imprese) che:
    • sono regolarmente costituite e iscritte come attive presso la CCIAA
    • hanno avviato l’attività prima del 31/12/2018
    • hanno sede legale o operativa nel territorio della Regione Siciliana
    • hanno realizzato nel 2019 un fatturato non superiore a 500.000 euro
    • hanno subito danni a causa dell’emergenza epidemiologica Covid-19
    • hanno realizzato nel 2020 un fatturato inferiore almeno del 30% rispetto a quello realizzato nel 2019
  • ai liberi professionisti che:
    • hanno domicilio fiscale in Sicilia
    • sono iscritti ad un ordine professionale, se obbligatorio, e sono titolari di partita Iva
    • hanno iniziato l’attività prima del 31/12/2018
    • hanno realizzato nel 2019 un fatturato non superiore a 80.000 euro
    • hanno subito danni a causa dell’emergenza epidemiologica Covid-19
    • hanno realizzato nel 2020 un fatturato inferiore almeno del 30% rispetto a quello realizzato nel 2019

Sono comunque escluse le PMI che operano nei seguenti settori ATECO:

  • A - Agricoltura, silvicoltura e pesca;
  • O - Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria;
  • T - Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni
  • e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze;
  • U - Organizzazioni ed organismi extraterritoriali.

Importo del finanziamento e del contributo a fondo perduto

I beneficiari possono richiedere un finanziamento con le seguenti caratteristiche:

  • importo minimo: Euro 10.000
  • importo massimo: Euro 25.000 (qualora non sia richiesto il contributo a fondo perduto)
  • durata: 48 mesi successivi ad un preammortamento non superiore a 24 mesi
  • rimborso: 48 rate mensili costanti
  • tasso di interesse: 0%
  • nessuna garanzia richiesta.

Ad ogni finanziamento è associabile anche un contributo a fondo perduto a copertura del 100% delle spese di sanificazione e adeguamento dei luoghi di lavoro e di produzione ubicati in Sicilia riferite a:

  • sanificazione degli ambienti nei quali è esercitata l'attività lavorativa e degli strumenti utilizzati nell'ambito di tali attività;
  • acquisto di dispositivi di protezione individuale, quali mascherine, guanti, visiere e occhiali protettivi, tute di protezione e calzari, che siano conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea;
  • acquisto di prodotti detergenti e disinfettanti;
  • acquisto di dispositivi di sicurezza diversi da quelli di cui alla lettera b), quali termometri, termoscanner, tappeti e vaschette decontaminanti e igienizzanti, che siano conformi ai requisiti essenziali di sicurezza previsti dalla normativa europea, ivi incluse le eventuali spese di installazione;
  • acquisto di dispositivi atti a garantire la distanza di sicurezza interpersonale, quali barriere e pannelli protettivi, ivi incluse le eventuali spese di installazione.

L’importo del contributo a fondo perduto può essere al massimo di Euro 5.000.

Termini per la richiesta

Le richieste potranno essere presentate dalle ore 10:00 del 31 gennaio 2022 alle ore 17:00 del 3 marzo 2022 attraverso un apposito portale raggiungibile all’indirizzo https://sportelloincentivi.irfis.it

Le domande finiranno in una apposita graduatoria in ordine di calo di fatturato e i finanziamenti verranno erogati sino ad esaurimento dei fondi stanziati.

Fondo a sostegno dell’impresa femminile: pronto il decreto attuativo

È stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 14 dicembre 2021 il decreto interministeriale attuativo del Fondo a sostegno dell’impresa femminile articolato su tre linee di azione:

  • incentivi per la nascita e lo sviluppo delle imprese femminili
  • incentivi per lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili
  • azioni per la diffusione della cultura e la formazione imprenditoriale femminile.

Pur non essendo ancora operativa la piattaforma per la richiesta delle agevolazioni, è opportuno che i soggetti potenzialmente beneficiari preparino già i progetti di massima in modo da poter essere pronti all’apertura del portale Invitalia.

Vediamo i contenuti del decreto in merito agli incentivi per la nascita, lo sviluppo e il consolidamento delle imprese femminili.

Definizione di impresa femminile

Per impresa femminile si intende l’impresa che presenti le seguenti caratteristiche:

  • imprese individuali la cui titolare è donna;
  • cooperative e società di persone con almeno il 60% di donne socie;
  • società di capitale con quote e componenti del CdA per almeno due terzi al femminile;
  • lavoratrici autonome.

Incentivi per la nascita delle imprese femminili

Possono beneficiare dell’incentivo le imprese femminili con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

Sono ammissibili programmi di investimento per la costituzione e l’avvio di una nuova impresa femminile nei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli
  • fornitura di servizi, in qualsiasi settore
  • commercio e turismo

I progetti non potranno superare euro 250.000,00 al netto di Iva e dovranno essere realizzate entro 24 mesi dal provvedimento di concessione.

Le spese ammissibili sono quelle relative a:

  • immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purchè coerenti e funzionali all'attività d'impresa, a servizio esclusivo dell'iniziativa agevolata;
  • immobilizzazioni immateriali, necessarie all'attività oggetto dell'iniziativa agevolata;
  • servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
  • personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell'iniziativa agevolata;
  • esigenze di capitale circolante nel limite del 20% (venti per cento) delle spese complessivamente ritenute ammissibili.

Gli incentivi consistono in contributi a fondo perduto che coprono l’80% delle spese su una spesa massima ammissibile di 100.000 euro. Nel caso di donne disoccupate la copertura sale al 90%, mentre scende al 50% per le spese che superano i 100.000 euro e fino a 250.000 euro.

Incentivi per lo sviluppo e il consolidamento nascita delle imprese femminili

Possono beneficiare dell’incentivo le imprese femminili con sede legale e/o operativa ubicata su tutto il territorio nazionale, costituite da meno di dodici mesi alla data di presentazione della domanda di agevolazione.

Sono ammissibili programmi di investimento volti al consolidamento di imprese femminili nei seguenti settori:

  • produzione di beni nei settori dell’industria, dell’artigianato e della trasformazione dei prodotti agricoli
  • fornitura di servizi, in qualsiasi settore
  • commercio e turismo

I progetti non potranno superare euro 400.000,00 al netto di Iva e dovranno essere realizzate entro 24 mesi dal provvedimento di concessione.

Le spese ammissibili sono quelle relative a:

  • immobilizzazioni materiali, con particolare riferimento a impianti, macchinari e attrezzature nuovi di fabbrica, purche' coerenti e funzionali all'attivita' d'impresa, a servizio esclusivo dell'iniziativa agevolata;
  • immobilizzazioni immateriali, necessarie all'attività oggetto dell'iniziativa agevolata;
  • servizi in cloud funzionali ai processi portanti della gestione aziendale;
  • personale dipendente, assunto a tempo indeterminato o determinato dopo la data di presentazione della domanda e impiegato funzionalmente nella realizzazione dell'iniziativa agevolata;
  • esigenze di capitale circolante nel limite del 20% (venti per cento) delle spese complessivamente ritenute ammissibili.

Gli incentivi vengono differenziati in base all’età dell’azienda e, precisamente:

  • per aziende avviate da almeno un anno e da meno di tre anni gli incentivi consisteranno per il 50% in contributi a fondo perduto e per un altro 50% in un finanziamento agevolato di 8 anni a tasso zero, fino all’80% delle spese ammissibili il cui tetto massimo è di 400.000 euro;
  • per aziende che hanno più di tre anni, le spese di investimento saranno incentivate sia con fondo perduto che con finanziamento agevolato, mentre le spese di capitale circolante saranno incentivate solo con il contributo a fondo perduto. Anche qui il tetto massimo di spesa è di 400.000 euro.

Contributi a fondo perduto per le imprese siciliane

Con un avviso pubblico di recente emanazione la Regione Siciliana ha disposto l’erogazione di contributi a fondo perduto alle imprese siciliane a fronte di finanziamenti erogati da banche e intermediari finanziari. Vediamo chi sono i beneficiari e il meccanismo di funzionamento dell’agevolazione.

Imprese beneficiarie

Sono destinatarie della misura le PMI aventi sede legale o operativa in Sicilia, a cui è stato erogato un finanziamento da banche o intermediari finanziari e che hanno subito danni economici dall’emergenza COVID-19 consistenti nella riduzione del fatturato, tra il 2020 e il 2019, non inferiore al 30%.

Sono esclusi dall’agevolazione i soggetti che svolgono esclusivamente o prevalentemente attività rientrante in una delle seguenti sezioni ATECO 2007:

  • A - Agricoltura, silvicoltura e pesca;
  • O - Amministrazione pubblica e difesa; assicurazione sociale obbligatoria;
  • T - Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico; produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze;
  • U - Organizzazioni ed organismi extraterritoriali.

Le PMI beneficiarie devono possedere i seguenti requisiti alla data di richiesta del contributo:

  • essere costituite e regolarmente iscritte come attive nella pertinente sezione del Registro delle Imprese istituito presso la CCIAA territorialmente competente e avere sede legale o operativa in Sicilia;
  • trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo sottoposte a procedure concorsuali e non essendo in stato di scioglimento o liquidazione volontaria;
  • aver ottenuto un finanziamento da un intermediario creditizio;
  • aver subito danni economici dall’emergenza epidemiologica Covid-19 consistenti nella riduzione del fatturato 2020 su 2019 non inferiore al 30%;
  • essere in regola con il pagamento degli oneri contributivi ed assistenziali, come risultante dal DURC rilasciato da INPS/INAIL;
  • non essere imprese in difficoltà ai sensi della normativa europea;
  • non essere state destinatarie, nei 3 anni precedenti alla data di pubblicazione dell’avviso per la concessione delle agevolazioni, di procedimenti amministrativi connessi ad atti di revoca per violazione del divieto di distrazione dei beni o dell’obbligo di mantenimento dell’unità produttiva localizzata in Sicilia, per accertata grave negligenza nella realizzazione dell’investimento e/o nel mancato raggiungimento degli obiettivi prefissati dall’iniziativa, per carenza dei requisiti essenziali, per irregolarità della documentazione prodotta comunque imputabile al soggetto beneficiario, e non sanabile, oltre che per indebita percezione, accertata con provvedimento giudiziale, e, in caso di aiuti rimborsabili, per mancato rispetto del piano di rientro;
  • essere in regola con la normativa antimafia e che a carico delle stesse non sussistono le cause di esclusione previste dai commi 1 e 2 dell’art. 80 del D.Lgs. n. 50/2016;
  • non aver subito condanne in via definitiva ascrivibili a reati di mafia e non aver omesso di denunciare alle competenti Autorità richieste estorsive, ovvero richieste di tassi usurai su prestiti, da parte di organizzazioni criminali o soggetti criminali, verificatesi nell'ultimo triennio precedente la data di presentazione dell’istanza.

Agevolazione concessa

L’agevolazione è concessa sotto forma di contributo a fondo perduto pari al 10% del finanziamento erogato, con un importo massimo di euro 30.000.

L’agevolazione è concedibile solo se il finanziamento bancario correlato risulta già concesso e viene erogata solo dopo l’erogazione del suddetto finanziamento.

Il finanziamento sul quale si calcolerà il contributo dovrà essere stato concesso a condizioni di mercato ed avere le seguenti caratteristiche:

  • importo non superiore ad euro 300.000 euro (se l’importo è maggiore, i calcoli verranno fatti sull’importo di 300.000 euro)
  • atto di concessione del finanziamento con data uguale o successiva al 12/3/2020
  • durata del preammortamento non inferiore a 18 mesi
  • durata massima del finanziamento 10 anni oltre il preammortamento.

Presentazione delle domande

Le domande potranno essere presentate dal 15/12/2021 al 28/02/2022 fino ad esaurimento delle risorse disponibili.

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