La storia dei bonus edilizi non sembra avere una fine, con continui cambiamenti normativi che stanno mettendo in seria difficoltà tutti gli operatori del settore.
Nel corso degli ultimi mesi, anche a causa delle numerose frodi frutto di un meccanismo di fruizione troppo lasco, il legislatore è dovuto intervenire più volte per porre filtri che limitassero i danni per l’Erario.
Dopo gli interventi previsti dal Decreto antifrodi, poi trasfuse nella legge di bilancio, arriva una nuova stretta all’utilizzo dell’istituto della cessione del credito/sconto in fattura per tutti i beneficiari delle detrazioni cui tale meccanismo era applicabile.
In particolare a seguito del Decreto Sostegni-ter il contribuente, beneficiario delle detrazioni, in luogo dello scomputo delle stesse in dichiarazione dei redditi potrà optare, alternativamente:
- per lo sconto in fattura, fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dai fornitori che hanno effettuato gli interventi e da questi ultimi recuperato sotto forma di credito d'imposta, cedibile dai medesimi ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione;
- per la cessione di un credito d'imposta di pari ammontare, ad altri soggetti, compresi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari, senza facoltà di successiva cessione.
In merito ai crediti già ceduti al 7 febbraio 2022, il decreto prevede che gli stessi potranno essere oggetto esclusivamente di un’ulteriore cessione e i contratti stipulati violando queste regole saranno considerati nulli.