La Commissione Europea ha approvato il nuovo regolamento de minimis, quello cioè che regola i sostegni economici conferiti dagli Stati membri alle imprese e che sono esclusivi dalle regole stabilite dai trattati europei in materia di aiuti di stato, in quanto non ledono la libera concorrenza del mercato unico.
Questa tipologia di aiuti, che devono sempre avere il nulla osta della Commissione Europea prima di essere applicati, prevede però un massimale per ogni impresa, da calcolarsi per un triennio, superato il quale i suddetti aiuti non possono più essere percepiti.
Con la modifica del regolamento l’importo di detto massimale passa da 200.000 euro a 300.000 euro mentre per i servizi di interesse economico generale il limite passa da 500.000 euro a 750.000 euro.
Si rammenta che i suddetti limiti quantitativi si applicano alla cosiddetta “impresa unica”, cioè a un’impresa singola o a un insieme di imprese, tra le quali sussiste almeno una delle relazioni seguenti:
- un’impresa detiene la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di un’altra impresa
- un’impresa ha il diritto di nominare o revocare la maggioranza dei membri del consiglio di amministrazione, direzione o sorveglianza di un’altra impresa
- un’impresa ha il diritto di esercitare un’influenza dominante su un’altra impresa in virtù di un contratto concluso con quest’ultima oppure in virtù di una clausola dello statuto di quest’ultima
- un’impresa azionista o socia di un’altra impresa controlla da sola, in virtù di un accordo stipulato con altri azionisti o soci dell’altra impresa, la maggioranza dei diritti di voto degli azionisti o soci di quest’ultima
- le imprese fra le quali intercorre una delle relazioni sopra citate per il tramite di una o più altre imprese.