Dopo i crediti d’imposta per mitigare gli effetti derivanti dall’incremento dei costi di energia elettrica e gas, il Decreto Aiuti, di fresca pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, interviene anche sulle conseguenze dell’aumento del prezzo del gasolio.
L’intervento riguarda il settore dell’autotrasporto e, nello specifico, l’attività di trasporto merci con veicoli di massa massima complessiva pari o superiore a 7,5 tonnellate esercitata da:
- persone fisiche o giuridiche iscritte nell’albo nazionale degli autotrasportatori di cose per conto di terzi
- persone fisiche o giuridiche munite della licenza di esercizio dell’autotrasporto di cose in conto proprio e iscritte nell’elenco appositamente istituito
- imprese stabilite in altri Stati membri dell’UE in possesso dei requisiti previsti dalla disciplina UE per l’esercizio della professione di trasportatore di merci su strada.
Per i suddetti soggetti il decreto assegna un contributo straordinario, sotto forma di credito d’imposta, nella misura del 28% della spesa sostenuta nel primo trimestre dell’anno 2022 per l’acquisto del gasolio impiegato dai medesimi soggetti in veicoli, di categoria euro 5 o superiore, utilizzati per l’esercizio delle predette attività.
Gli importi da considerare saranno al netto dell’Iva e dovranno essere documentati da fatture di acquisto.
Il credito d'imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione nel modello F24 e non concorre alla formazione del reddito d'impresa né della base imponibile Irap. Il credito d'imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile Irap, non porti al superamento del costo sostenuto.