Al fine di contenere i costi dell’energia elettrica e del gas naturale, aumentati rapidamente a seguito della crisi energetica, il Governo ha emanato il c.d. Decreto Energia (D.L. 17/2022) che prevede alcune misure ad hoc volte a ridurre il carico su cittadini e imprese.
Aiuti per l’autotrasporto
Per le imprese che esercitano attività di logistica e trasporto delle merci per conto terzi, aventi sede legale o stabile organizzazione in Italia, è riconosciuto per l’anno 2022 un credito d’imposta pari al 15% del costo di acquisto, al netto dell'imposta sul valore aggiunto, del componente AdBlue necessario per la trazione dei mezzi di trasporto di ultima generazione Euro VI/D, comprovato mediante le relative fatture d'acquisto.
Al contempo, sempre per le medesime imprese, è riconosciuto un credito d’imposta pari al 20% delle spese sostenute, al netto dell’imposta sul valore aggiunto, per l’acquisto di gas naturale liquefatto utilizzato per la trazione dei mezzi così alimentati, comprovato mediante le relative fatture d'acquisto.
Viene infine incrementata la misura che riconosce una deduzione forfettaria dal reddito delle spese non documentate sostenute dalle imprese autorizzate all’autotrasporto di merci per conto terzi, nella misura di Euro 7,75 per i trasporti effettuati personalmente dall'imprenditore oltre il comune in cui ha sede l'impresa, ma nell'ambito della regione o delle regioni confinanti, e di 15,49 euro per quelli effettuati oltre tale ambito.
Contributo straordinario per le imprese a forte consumo di gas naturale
A parziale compensazione dei maggiori oneri sostenuti dalle imprese a forte consumo di gas naturale, alle stesse è riconosciuto un credito di imposta, pari al 15% della spesa sostenuta per l'acquisto del medesimo gas, consumato nel secondo trimestre solare dell'anno 2022, per usi energetici diversi dagli usi termoelettrici, qualora il prezzo di riferimento del gas naturale, calcolato come media, riferita al primo trimestre 2022, dei prezzi di riferimento del Mercato infragiornaliero (Mi-Gas) pubblicati dal Gestore del mercato energetico (Gme), abbia subito un incremento superiore al 30% del corrispondente prezzo medio, riferito al medesimo trimestre dell'anno 2019.
Per imprese a forte consumo di gas naturale si considerano quelle che operano in uno dei settori di cui all'allegato 1 al decreto del ministro della Transizione ecologica n. 541/2021 e che hanno consumato, nel primo trimestre solare dell'anno 2022, un quantitativo di gas naturale per usi energetici non inferiore al 25% del volume di gas naturale indicato all'articolo 3, comma 1, del citato decreto ministeriale, al netto dei consumi di gas naturale impiegato in usi termoelettrici.
Credito d’imposta per investimenti in efficienza energetica e produzione di rinnovabili nel Mezzogiorno
Per chi effettua nelle regioni del Mezzogiorno investimenti volti a ottenere una migliore efficienza energetica e a promuovere la produzione di energia da fonti rinnovabili, il Decreto Energia attribuisce, fino al 30 novembre 2023, un apposito credito d’imposta.
Sono considerati agevolabili i costi sostenuti per gli investimenti supplementari necessari per conseguire un livello più elevato di efficienza energetica e per l'autoproduzione di energia da fonti rinnovabili nell'ambito delle strutture produttive.
I criteri e le modalità di attuazione delle disposizioni saranno stabiliti con decreto del ministro per il Sud e la Coesione territoriale, di concerto con i ministri della Transizione ecologica, dello Sviluppo economico e dell'Economia e delle Finanze, entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore del “decreto Energia”.
Altre misure
Tra le altre misure previste dal decreto è opportuno citare:
- l’azzeramento delle aliquote relative agli oneri generali di sistema applicate alle utenze domestiche e alle utenze non domestiche in bassa tensione, per altri usi, con potenza disponibile fino a 16,5 kW, nonché alle utenze con potenza disponibile pari o superiore a 16,5 kW, anche connesse in media e alta/altissima tensione o per usi di illuminazione pubblica o di ricarica di veicoli elettrici in luoghi accessibili al pubblico,
- la riduzione dell’Iva al 5% e degli oneri generali per il settore gas,
- il rafforzamento del bonus sociale per le famiglie con ISEE di circa 8.000 euro o di 20.000 nel caso di famiglie numerose e il credito d’imposta per le imprese energivore.