L'Esecutivo ha approvato un decreto-legge, il Decreto Ristori, che introduce ulteriori misure urgenti per la tutela della salute e per il sostegno ai lavoratori e ai settori produttivi, nonché in materia di giustizia e sicurezza connesse all'epidemia da Covid-19.
Si tratta di un decreto da 5,4 miliardi di euro, che rinnova vari aiuti che erano stati decisi in primavera e ne dispone alcuni nuovi.
Il testo interviene con uno stanziamento di 5,4 miliardi € in termini di indebitamento netto e 6,2 miliardi € in termini di saldo da finanziare, destinati al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni disposte a tutela della salute, nonché al sostegno dei lavoratori in esse impiegati.
Vediamo in dettaglio le categorie interessate:
Contributi a fondo perduto
Le imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni riceveranno contributi a fondo perduto con la stessa procedura già utilizzata dall'AE in relazione ai contributi previsti dal Decreto Rilancio. Potranno presentare la domanda anche le attività che non hanno usufruito dei precedenti contributi; mentre è prevista l'erogazione automatica sul conto corrente, entro il 15 novembre, per chi aveva già fatto domanda in precedenza. Tra i beneficiari sono inclusi alberghi, taxi e NCC.
L'importo del beneficio varierà dal 100% al 400% di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività dell'esercizio. Ad esempio, se la bozza fosse confermata:
- 200% per le attività chiuse (es. palestre, piscine, cinema, teatri);
- 200% per ristoranti;
- 150% per bar, gelaterie, pasticcerie.
Esempi: un bar che aveva ricevuto 2.000 € di contributo con il Decreto Rilancio, potrà ora ottenere un ristoro di 3.000 €; un ristorante che aveva ottenuto 13.000 potrà ora ricevere 26.000; una palestra che aveva ricevuto 2.000 € potrà ora ricevere 4.000 €. La platea dei beneficiari includerà anche le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni €, con un ristoro pari al 10% del calo del fatturato e una nuova procedura di accesso con l'erogazione, si stima, entro la metà di dicembre
Proroga della cassa integrazione
Con un intervento da 1,6 miliardi € complessivi, vengono disposte ulteriori 6 settimane di Cassa integrazione ordinaria, in deroga e di assegno ordinario legate all'emergenza Covid-19, da usufruire tra il 16 novembre 2019 e il 31 gennaio 2021 da parte delle imprese che hanno esaurito le precedenti settimane di Cassa integrazione e da parte di quelle soggette a chiusura o limitazione delle attività economiche. L'aggiunta consente alle aziende di non avere periodi vuoti con l'esaurimento del plafond previsto dal Decreto Agosto. La legge di Bilancio stanzierà le risorse per arrivare alle 18 settimane aggiuntive complessive.
È prevista un'aliquota contributiva addizionale differenziata sulla base della riduzione di fatturato. La Cassa è gratuita per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione di fatturato pari o superiore al 20%, per chi ha avviato l'attività dopo il 1° gennaio 2019 e per le imprese interessate dalle restrizioni
Esonero dal versamento dei contributi previdenziali
Viene riconosciuto un esonero dal versamento dei contributi previdenziali ai datori di lavoro (con esclusione del settore agricolo) che hanno sospeso o ridotto l'attività a causa dell'emergenza Covid-19, per un periodo massimo di 4 mesi, fruibili entro il 31 maggio 2021.
L'esonero è determinato in base alla perdita di fatturato ed è pari:
- al 50% dei contributi previdenziali per i datori di lavoro che hanno subito una riduzione del fatturato inferiore al 20%;
- al 100% dei contributi previdenziali per i datori che hanno subito una riduzione del fatturato pari o superiore al 20%
Credito d'imposta sugli affitti
Il credito d'imposta sugli affitti viene esteso ai mesi di ottobre, novembre e dicembre ed allargato alle imprese con ricavi superiori ai 5 milioni € che abbiano subito un calo del fatturato del 50%. Il relativo credito è cedibile al proprietario dell'immobile locato
Cancellazione seconda rata IMU
La seconda rata dell'IMU 2020 relativa agli immobili e alle pertinenze in cui si svolgono le loro attività è cancellata per le categorie interessate dalle restrizioni
Misure lavoratori spettacolo e del turismo
Sono previste:
- una indennità di 1.000 € per tutti i lavoratori autonomi e intermittenti dello spettacolo;
- la proroga della cassa integrazione e indennità speciali per il settore del turismo
- Fondi di sostegno per alcuni dei settori più colpiti
È stanziato complessivamente 1 miliardo per il sostegno nei confronti di alcuni settori colpiti:
- 400 milioni € per agenzie di viaggio e tour operator;
- 100 milioni € per editoria, fiere e congressi;
- 100 milioni € per il sostegno al settore alberghiero e termale;
- 400 milioni € per il sostegno all'export e alle fiere internazionali
Reddito di emergenza
A tutti coloro che ne avevano già diritto e a chi, nel mese di settembre, ha avuto un valore del reddito familiare inferiore all'importo del beneficio, verranno erogate due mensilità del Reddito di emergenza
Indennità di 800 € per il settore sportivo
È riconosciuta un'ulteriore indennità destinata a tutti i lavoratori del settore sportivo che avevano già ricevuto le indennità previste dai Decreti “Cura Italia” e “Rilancio”. L'importo è aumentato da 600 a 800 €
Sostegno allo sport dilettantistico
Per far fronte alle difficoltà delle associazioni e società sportive dilettantistiche viene istituito un apposito Fondo le cui risorse verranno assegnate al Dipartimento per lo sport. Il Fondo viene finanziato per 50 milioni € per il 2020 per l'adozione di misure di sostegno e ripresa delle associazioni e società sportive dilettantistiche che hanno cessato o ridotto la propria attività, tenendo conto del servizio di interesse generale che queste associazioni svolgono, soprattutto per le comunità locali e i giovani
Contributo a fondo perduto per le filiere di agricoltura e pesca
Viene istituito un Fondo da 100 milioni € per sostenere le imprese delle filiere agricole, della pesca e dell'acquacoltura interessate dalle misure restrittive. Il sostegno viene effettuato attraverso la concessione di contributi a fondo perduto a chi ha avviato l'attività dopo il 1° gennaio 2019 e a chi ha subito un calo del fatturato superiore al 25% nel novembre 2020 rispetto al novembre 2019
Salute e sicurezza
È previsto un insieme di interventi per rafforzare ulteriormente la risposta sanitaria del nostro Paese nei confronti dell'emergenza Coronavirus. Tra questi:
- lo stanziamento dei fondi necessari per la somministrazione di 2 milioni di tamponi rapidi presso i medici di famiglia;
- l'istituzione presso il Ministero della salute del Servizio nazionale di risposta telefonica per la sorveglianza sanitaria e le attività di contact tracing
Giustizia
Il decreto prevede anche specifiche misure per il settore giustizia. Tra l'altro, si introducono disposizioni:
• per l'utilizzo di collegamenti da remoto per l'espletamento di specifiche attività legate alle indagini preliminari e, in ambito sia civile che penale, alle udienze;
• per la semplificazione del deposito di atti, documenti e istanze.